Sfortunatamente, i casi di trasformismo sono stati proprio tanti, nella storia d’Italia. Credo che solo una piccola minoranza sia stata ispirata da motivazioni ideali. In questo stesso momento, il partito di Grasso sta corteggiando alcune decine di parlamentari grillini.
Certo, uno può dire che in tutti gli altri casi (forse migliaia) non c’è stato un procedimento penale. Questa discrepanza di trattamento non è colpa di Grasso, ma ha un effetto alone che finisce per lambire anche la decisione di Grasso.
Sei sicuro, Sagredo?. Io non ho approfondito la questione, ma ho letto dichiarazioni di Grasso che parlavano di scelta discrezionale, cioè, nella fattispecie, politica.
Non si può valutare tutto in base a retroscena e a furbizie, come fa Erasmo. Non lo dico sulla base di chissà quale nobile principio. Quando (non è che capiti spesso e quindi approfittiamone) ci soccorre l’oggettività delle cose e delle persone è inutile complicarci la vita con elucubrazioni e presunzioni sui retroscena, anche quando i retroscena, con tutta probabilità, magari c’entrano poco, ovvero hanno condotto comunque all’esito più scontato e corretto.
La Boldrini è un’oca stronzetta, oggettivamente, come oggettivo è il fatto che presiede un’assemblea dove, perlopiù, ritroviamo suoi simili o ladri (spesso entrambe le cose). Fa quello che le dicono all’auricolare, lei, proprio lei presentatasi come donna dotata di cervello e madreteresa laica, e lo fa starnazzando, cioè decisamente male. Perché? Perché è stupida, ovvio. Sempre ricordando, è vero, che la stupidità non esclude aprioristicamente il dolo. Anzi.
Quanto a Grasso, persona assi più maligna e navigata, ha fatto nondimeno la cosa più ovvia e corretta del mondo. Fa bene GFS a spiegarlo a Frine (Erasmo non lo fa mai, e la lascia nella sua ignoranza delle cose). Se a decidere le costituzioni di parte civile del Senato spetta al Presidente, non vedo chi altri avrebbe dovuto decidere quella contro Berlusconi se non lui, il Presidente del Senato. Nel merito, poi, se non l’avesse decisa, a mio parere non si sarebbe più capito in quali altri casi – se non la corruzione di senatori – il Senato debba costituirsi parte civile. Forse solo quando il fornitore del caffè sgancia la mazzetta al suo economo per ottenere una fornitura. Oppure contro un ragazzino sorpreso a scrivere “Senato ladrone” su un muro di periferia.
Se poi possiamo solo immaginare o presumere di che lacrime grondino e di che merda le ragioni di fondo, quelle autentiche, che piazzano tanti inadeguati e loschi figuri come la Boldrini o Grasso sui numerosi rispettivi scranni, bè, questo può essere esercizio dal gusto anche piccante e prurigioso, ma non ci aiuta, né ci conforta granché. Almeno fino a che rimane fine a se stesso.
Accetto sportivamente, ma ho paura che lei ignori quale sia il corretto utilizzo di “trànghete”. Trànghete, con l’accento (Totò-Scanagatti ce ne metteva uno triplo, che quasi coinvolgeva anche la vicina consonante r).
Per carità, non penso certo che l’uso di “trànghete” mi sia riservato in via esclusiva. Tutt’altro. Mi farebbe persino piacere vederlo rivolto al sottoscritto, ma pur sempre a proposito.
Son qui solo per ricambiarti (il tu l’hai inaugurato tu) lo “stronzo” inopinatamente riservatomi alle 18:33, in luogo dove – tu lo sai benissimo e per questo te lo rendo pure doppio lo “stronzo” – i miei commenti (quasi sempre manipolati e decontestualizzati) vengono copincolalti da altri blog e dove non mi è concesso postare o replicare alcunché, sebbene replicare in quel cesso permanga in ogni caso in fondo alla classifica dei miei desideri e delle mie sollecitudini. Voglio dire che, nella latrina, sono i tuoi di amici e tu con loro, piuttosto, assieme a pochi altri sinistri figuri (tipo Max, ad esempio), ad affondarci le chiappe quotidianamente. Non certo il sottoscritto.
Te lo ripeto pazientemente per l’ennesima volta: se ti restano ancora un cece di coglioni appeso fra le gambe e un grammo di lealtà in fondo all’anima, quando hai da eccepire qualcosa su quel che scrivo vienimelo ad eccepire nel mio blog o negli altri blog dove intervengo o anche qui da te o in altro luogo che pare a te, basta che sia un luogo aperto al libero e vicile confronto. Se poi, oltre ad adoperare quel che ti resta là in mezzo, volessi anche farmi cosa gradita e lusingarmi (cos su cui non è che speri molto), fammi un regalo: immagina e prova a comportarti come se io non esistessi proprio. Vedrai che, nei tuoi abituali luoghi di vita e di frequentazione, da me non ti verrà alcun disturbo, come del resto non credo di avertene mai procurato anche fino ad ora. E scoprirai anche che puoi vivere tranquillamente bene senza per forza interessarti a me e rompermi i coglioni.
Se no, certo, sei libero pure di continuare a comportarti così. Ma non mi pare un granché vivere, visto che così non potresti pretendere dagli altri rispetto di sorta, né meravigliarti quando anche il tuo cane ti piscia sui piedi.
Non entro nel merito della discussione; però, anch’io vorrei segnalarti il comportamento scorretto dei tuoi accoliti, i quali, come dovresti sapere, sono soliti agire così, come ha evidenziato nel suo vigoroso commento Top Ganz. Io non commento mai lì, ma spesso mi capita di trovare alcuni commenti che ho postato altrove che sono stati decontestualizzati, manipolati e firmati con un nick farlocco.
La cosa buffa è che alcuni credono davvero di stare parlando con me; ebbene, questi sfogano le loro frustrazioni quotidiane credendo davvero che l’autore sia io, dimostrando loro di essere i veri fessi, non io o Top Ganz. E’ ovvio che simili personaggi sono da compatire come casi umani e non vale la pena di parlar di loro.
A tal proposito mi viene in mente un episodio che mi è accaduto tempo fa. un tizio che si fa chiamare Le Chien D’Orleans che ogni tanto commenta in quella fogna che i tuoi accoliti chiamano blog; costui, tempo fa, ricevette un insulto da un fake che si firma con il nick farlocco.
Le Chien crede che sia stato io l’autore di qeul tristo commento, sicuramente non si aspettava una cosa del genere, altrimenti non avrebbe reagito come ora ti sto per raccontare. infatti, devi sapere che acausa di questo insulto, Le Chien mi ha spedito in privato una missiva, garbata nei modi, ma dura nella sostanza, chiedendo legittimamente spiegazioni sul mio “comportamento”.Ebbene, gli risposi laconicamente che si era sbagliato, che se la doveva prendersela non con me, ma con coloro che si sono dimostrati sleali con lui. Se non credi alle mie parole, chiedi a Le Chien, lui ti confermerà riguardo il nostro scambio epistolare su questo increscioso argomento.
Non credo che questo commento riguardi me o i miei colleghi, ma chioso ugualmente, perché l’educazione del sig.Train è una nostra missione che travalica i confini del blog. Ignoro chi siano gli “accoliti“. Certo non siamo noi, perché il sig.Train ha sempre sostenuto che il rapporto che lega il sig.Sagredo a noi è di sudditanza. Quindi, semmai, sarebbe Sagredo un nostro accolito. C’è anche, lo ammetto, la possibilità che il sig.Train usi termini che gli sembrano forbiti senza conoscerne il significato. Ma è ipotesi remota.
La seconda osservazione ha a che fare con la logica. Perché questi “alcuni” che parlano con un fake senza sapere che è un fake dovrebbero, ciò facendo, “sfogare le loro frustrazioni quotidiane“? Se “credono davvero” che l’autore sia quello che non è, allora sono in perfetta buona fede. Duro e impietoso appare, quindi, il giudizio conclusivo: “è ovvio che simili personaggi sono da compatire come casi umani e non vale la pena di parlar di loro“. Un’ultima osservazione, sig.Train: se non vale la pena di parlarne, perché ne parla così a lungo, in calce a un post che non se ne occupa?
Sì, infatti la tua allusione era già abbastanza volgare e grossolana senza questa tua fessa precisazione. Solo che ti avevo appena sottolineato che sei tu e non certo io quello aduso a frequentarla, la latrina. Prima ancora, quindi, di sollecitare la mia capacità di discernimento – che sarà pure quel che sarà – a darti dello “stronzo” è il tuo ragionamento istesso.
Insomma, come diceva Forrest Gump? Ah, sì: stupido è chi lo stupido fa. E quindi: stronzo è che lo stronzo fa.
No, il problema è un altro e spero per te che tu lo conosca benissimo. perché è te che riguarda: tu, a chi cazzo è che dai dello “stronzo” e, se non lo sai, per quale cazzo di motivo gli replichi e lo insulti?
“Gli è dedicato”? …….. Siamo un po’ a cortuccio di argomentucci, mi pare.
Ad ogni modo, leggevo sopra che “la latrina é un luogo costruito proprio in funzione degli stronzi”. A parte quell’ “in funzione” poco adeguato al concetto. A parte che il preteso “stronzo” poi di fatto la latrina non la frequenta affatto. A parte chiedersi che stronzo sia uno stronzo che non frequenta, ma anzi detesta la latrina. A parte che nondimeno quella latrina la frequentano un bel gregge di indubbi e patentati stronzi. A parte tutte queste perplessità, occorre di che sì, è vero che “la latrina é un luogo costruito proprio in funzione degli stronzi”. Come sensatamente negarlo? Ma non solo, però. Mi risulta infatti che anche molti, fra teste di cazzo e mona, ci vadano ad alleggerirsi di liquidi, il che è in effetti nella loro natura e rimane quanto di meglio essi possano esprimere.
Ah, eccolo qui. Dimenticavo lo scemo del villaggio globale che importuna e villaneggia tutti i globalini. Tiè, eccoti dieci euro e vatti a tracannar qualche ombreta, ciò. No ….no! Bastano, bastano …. se ti do di più lo sai che poi esageri, e lo so bene anch’io.
Ma lei, Top Ganz, è Topo Gonzo? Se si, sappia che quel blog le è dedicato e quindi dandogli della latrina si autodefinisce stronzo, se no, non capisco perche’ si incaponisca con tanto livore contro qualcosa che non le appartiene.
Io sono Topo Gonzo quanto tu una persona per bene. Vedi un po’ tu, che ti ritieni tanto più furbo del sottoscritto. Ma se è troppo difficile, lascia pure stare: non vorrei sentirmi responsabile di possibili nodi e intrecciamenti delle tue sinapsi.
P.S. Lo stronzo frequentatore di latrine, però (e doppio), quello è sicuro: sei solo e soltanto tu.
Non credo che questo commento riguardi me o i miei colleghi
se non credi che ti riguarda perché devi intervenire per forza, hai forse la coda di paglia? O temi che la verità venga a galla? lo sanno tutti che sei solito andare in altri blog firmandoti Signor Train. Che ci posso fare, caro Erasmo, se sei un mascalzone. Non è mica colpa mia se sei un essere spregevole.
Malvino non te l’ha insegnato? Altro che colleghi, siete un gruppo di compari di merende, il Pacciani rispetto a te è un Santo, .
è una nostra missione che travalica i confini del blog.
Dove sei stato educato, dai gesuiti? Di solito i missionari sono fanatici come te.
se non vale la pena di parlarne, perché ne parla così a lungo, in calce a un post che non se ne occupa?
Veramente ho raccontato la storia di Le Chien D’Orleans che è stato preso in giro da te o dai tuoi compari che si era erroneamente convinto che fossi stato io a scrivere il commento falso (forse sei stato tu l’autore del commento che ha ingannato il povero Le Chien, altrimenti non si spiega il motivo del tuo intervento).
Grazie, sig.Train. E’ sempre bello leggerla. L’ultimo periodo è da incorniciare.
Un domanda: lei è o non è il sig.Train? Se lei è il sig.Train, ha titolo a lamentarsi di eventuali contraffazioni: ma deve ammettere di essere il sig.Train.
Se invece lei non è il sig.Train, perché si lamenta se qualcuno si firma così? Lasci che a lamentarsi sia il vero sig,Train.
Mi rispondi dopo 3 giorni? Che ha fatto in quel lasso di tempo, pensavi a come rispondere?
Sei tu a chiamarmi così, sai bene che il mio nick è Jazztrain e non signor Train e visto che continui a chiamarmi in questo modo, sapendo bene che non è il mio nick, ti restituisco il favore. Invece di Erasmo ti chiamerò Merdasmo come fa Thorgen. Scommetto che ti piace, non ti sta poi così male.
Glielo dico con franchezza, sig.Train. La mia impressione è che lei mi sia ostile. Se rispondo subito, è perché non ho un tubo da fare e sto sempre a occhieggiare i blog. Se ci metto tre giorni, lei mi interroga poco urbanamente su cosa ho fatto nel frattempo. Le risponderò, sig.Train. Sono stato a sciare, e ho anche scopato. No, non per terra, sig.Train. Su un letto.
Capisco che per lei siano stravaganze.
Davvero roba da vantarsi, per un pisquano tuo pari. Bravo, ce l’hai fatta, ma non esagerare. Anche considerato il livello medio delle tue frequantazioni femminili. E ora non starci nemmeno a dire con chi. Non sta bene, sai.
Ex collega, il l sig. Train afferma di conoscere la sig.ra Figa da prima di Lei.
Sarà la ciospa di Aciriposto che gli ha fatto da madrina quando ha preso la cresima ad Aciriposto. Certo non si tratta della cugina Gina.
Sig. Train, non so di che cosa parli Lei, ma quella cosa di cui parla Erasmo esiste, glielo posso confermare.
Capisco che è come San Tommaso: ma San Tommaso aveva lì la piaga dove mettere il dito, Lei non ha a portata di counter quella cosuccia dove le piacerebbe tanto, per dirla con mons. Della Casa, pucciare il biscotto.
Pensare che abbiamo fatto di tutto perché arrivasse a fare conoscenza della figa. Niente: lui continua a cercare di acchiappare postando brani di jazz e vantandosi di aver vinto partite a scacchi.
Non so l’ex collega Erasmo, ma io gli affari miei me li so fare, solo che in genere non me li faccio da solo. Sappiamo invece che il sig. Train è bravissimo a farsi gli affari suoi in perfetta solitudine.
Per cortesia, mi volete spiegare una volta per tutte perché secondo le vostre strampalate teorie io non sarei mai stato in intimità con donne? Su quali basi fate simili affermazioni? Gradirei una risposta perché sono curioso di saperlo anch’io.
Te lo spiego io JT: gli è che loro, porelli, la considerano un’impresa da uomini cazzuti.
Considera che Erasmo quella cosa ebbe il coraggio di assaggiarla la prima volta a 51 anni, addosso a un pilone della, per lui, ormai proverbiale tangenziale di Mestre. E avresti dovuto vedere che “bambola”, la 65-nne di un quintale cui, soddisfatto fino all’estasi, versò la bellezza di 20 euro.
Il miserabile, invece, l’ha scoperta a 59 anni, in Via del Campo (in verità trattavasi di transessuale costaricano transitato su un tram di Zéna via Casablanca, ma a lui – non siate cattivi – non ditelo). Era dai tempi del seminario e della caserma Bixio di Casale Monferrato che ne vedeva di tutte le forme e i colori sui suoi giornaletti insudiciati, sfogliati e risfogliati, guardati e riguardati. Ciononostante quella prima volta, come nelle tante che seguirono (una ogni mese, il 27, sempre con lo stesso trans), non s’accorse minimamente di certe anomalie anatomiche della tizia. Come si dice, cuore non sa, cuore non duole, e comunque l’importante è pur sempre accontentarsi.
Ad ogni modo, JT, vedi bene come entrambi sembrino ignorare cosa sia un ordinario rapporto uomo-donna. E anche questo ha un perché: perché lo ignorano davvero.
Per l’ennesima volta il sig. Train si risolve all’estremo oltraggio, dimostrando vieppiù (vieppiù è per il Sig. Topo) di essere un onanista omofobo.
Le disgrazie (in questo caso onanofilia e omofobia) non vengono mai sole, sig. Train, anzi, a Lei vengono a due per due finché non diventano dispari come i tre re magi.
E per questo che la Sua storia non cessa di affascinarci: non se ne intravede la fine.
p.s.
Non voglio citare ora altre disgrazie che gli piombano addosso in coppia, ma sono certo che il sig. Train sa che un racchio somaro di chances ne ha poche in qualsiasi campo.
Io trovo che masturbarsi sia bello. Ma va fatto con serenità. Ecco, se c’è una cosa che posso rimproverare alla ex-Redazione, è la scarsa attitudine a instaurate un clima sereno, quando si parla del sig. Train.
Marcoz, per me puoi fare autoerotismo, puoi avere rapporti orali, puoi avere rapporti omosessuali, o bisessuali a me non importa un fico secco.
Non devo spiegare a gente malata come Erasmo cosa faccio nel privato, chi vedo, chi frequento con chi sono stato, credo che sia un mio diritto essere riservato. Il fatto che non ne parli non significa che io non abbia frequentazioni femminili, non ne parlo perché non voglio mettere in mezzo in questa follia persone che non c’entrano un tubo.
Io stavo facendo una considerazione generale sulla sessualità (argomento come un altro), di cui l’autoerotismo è una componente.
Così come è auspicabile che i rapporti tra due o più individui siano sereni, altrettanto ci si può augurare per le funzioni solitarie. Per questo sottolineavo il ruolo di ostacolo alla serenità che gioca la ex-Redazione, quando tratta col sig. Train.
E tu, caro Erasmo, sei solo “nuddu miscatu cu nenti. Credi di essere qualcuno, ma sei solo una povera nullità, tanto è vero che non hai il coraggio di apparire in pubblico.
Il sig Train rivendica il diritto a masturbarsi senza che se ne parli. In circostanze ordinarie, ciò sarebbe legittimo e condivisibile. Tuttavia, se noi parliamo di questa abitudine del sig. Train non è per pruderie, ma in quanto parte integrante di una analisi della personalità del soggetto.
La nostra buona fede è anche provata dalla disponibilità a dare cosigli di acchiappo, che purtroppo il sig. Train non ha finora seguito, forse anche per mancanza di conoscenze femminili.
Immaginavo che come al solito avresti strumentalizzato le mie parole. Non rivendico proprio niente, ho detto che non devo parlare con te della mia vita privata e credo che questo sia un mio diritto.
Vorrei sapere su quali basi fai delle affermazioni del genere sul mio conto. Da quello che dici deduco che non sai nulla della mia vita privata, non sai nulla delle mie storie. Non devo raccontarti quello che ho fatto, non sono affari che ti riguardano.
Che pazienza. E’ un’analogia, sig.Train. Entomologo è un’analogia. Non sto dicendo che sia la mia professione. Anche scarafaggio è un’analogia.
A ripensarci, però…
E tu, caro Erasmo, sei solo “nuddu miscatu cu nenti. Credi di essere qualcuno, ma sei solo una povera nullità, tanto è vero che non hai il coraggio di apparire in pubblico.
Apparire in pubblico? io, sempre. La invito formalmente al mio ciclo di conferenze sulle tecniche di acchiappo, sig.Train. Sono dalle sue parti il 31 di febbraio.
Lei venga dalla porta di dietro, e la farò entrare senza pagare il biglietto. No, strette di mano niente. Lei capirà.
No, Merdy, non lo farò. Non intendevo allarmarti. La cosa nemmeno mi sfiora il cervello, almeno non ancora. Ma scordati anche che un giorno io possa venire a mettere i coglioni sotto la pressa di una pretesa tua “conferenza”.
Secondo gli addetti ai lavori (mi riferisco ai medici specializzati) tutti gli uomini si autosoddisfano; poi ci sono quelli che lo fanno di più e altri che lo fanno di meno, per via di fattori contingenti. Quello che è importante, come ho sostenuto in precedenza, è la serenità dell’atto, che comunque rimane “sesso con qualcuno che si ama”, come dice W. Allen.
Per quanto riguarda Erasmo non so; per il sottoscritto, invece, può essere eccome. Infatti, mi chiedo spesso se ho mai veramente amato chi ho… amato (if you catch my drift), o è stato – ed è – solo egoismo.
Tuttavia, non vedo cosa c’entri questo dettaglio personale con la considerazione di carattere generale che ho fatto poco fa sulla naturale tendenza del maschio a farsi da sé.
C’entra eccome, perché se non avete mai amato e non siete stati insieme per lungo tempo con una partner, non capirete mai quello che si prova quando stai insieme a lei. Certo, quando finisce una storia si sta male, molto male, questo è del tutto normale, non è facile rompere un rapporto e non sempre si accetta che tutto sia finito. Purtroppo anche questo fa parte della vita.
A parte che non è detto che sia una dimostrazione di amore, stare insieme a qualcuno per tanto tempo, continuo a non comprendere il nesso con la comune e fisiologica necessità maschile di eiaculare in quantità maggiore rispetto alla corrente disponibilità femminile (alta o bassa che sia). Questo significa che è un fenomeno presente non solo nel single, ma pure negli uomini con compagna, sposati.
L’importante, dicevo, è che siano momenti sereni, quando capitano.
La masturbazione maschile, in seno a un rapporto stabile, non è necessariamente indice di “problemi di coppia”. È piuttosto normale, invece, entro certi limiti. D’altro canto si sa che generalmente, dopo un certo periodo, il “rateo di fuoco” della donna si discosta da quello dell’uomo, il quale si concede degli spuntini, in attesa dei pasti completi.
Al netto di possibili eccezioni, chi è sposato e dice di non masturbarsi, mente.
Ossessione in che senso? Se fossi ossessionato dall’autoerotismo, non andrei certo a chiedere assistenza a un soggetto terzo, perché non sarebbe più autoerotismo.
Perdoni, sig. Train, ma non è mica detto che sia sempre utile avere l’ultima parola. Adesso lei deve andare dal canuto reggicoda, mascherandosi con qualche ridicolo nick come “gualtiero squaqquerone”. Sul blog del canuto, lei depositerà il link a questo thread, magari con un succinto commento di dispregio. Interverrà quindi il canuto, manifestando giubilante apprezzamento per come lei ha gestito la discussione, facendoci tutti a pezzi. Più tardi sarà la volta del sig. Topo, che spenderà un pippone chilometrico per psicanalizzarci. Poi lei andrà a dormire rinfrancato, non prima di essersi barbaramente sburattato.
Non ci tengo ad avere l’ultima parola, sei tu che ci tieni così tanto perché non l’ho mai avuta.
P.S. Non sapevo che il blog di Thorgen ti facesse così male, e ti capisco né tu, né i tuoi compari di merende ne uscite bene e non a caso te la fai alla larga perché non hai il coraggio di affrontarci. No Erasmo, sei solo un vigliacco e l’unica cosa che sai fare nella vita è parlare male degli altri utilizzando gli argomenti più squallidi che un personaggio misero come te può concepire, fai solo pena.
Lo vedi che sei un fesso? Thorgen è il nick name del titolare del blog “Topgonzochainsawmassacre” da dove vengono truffaldinamente estratti e decontestualizzati (mai correttamente e lealmente linkati, infatti tu, che ti abbeveri bovinamente a quella latrina, non conosci nemmeno l’esistenza di Thorgen) alcuni dei brani che i tropstronzi – dopo opportuni stravolgimenti e manipolazioni che sanno di infantile dispetto, poverini – pubblicano a firma “Topo Gonzo” e “Sig. Train” nel cesso dove tu appoggi spesso le chiappe. Quando non li traggono, nello stesso scorrettissimo modo, da altri blog o, come accade molto spesso, non se li inventano di sana pianta.
E tu, fesso, continui a chiedermi se sono io “Topo Gonzo” o se ho scritto io quel brano oppure l’altro: ma come faccio – se non lo capisci tu da solo, imbecillotto – a spiegarti una volta per tutte che:
1) quand’anche volessi, non ho la minima facoltà di dire quanto ci sia di mio nei taroccamenti pubblicati dai tropstronzi e chiarirti, uno per uno, se o in che misura rispondono al mio pensiero;
2) se davvero ti interessa sapere quel che penso io, mi sembra assai più logico leggermi nei blog (ivi compreso il tuo) dove posto liberamente e non in un blog su cui neanche mi sogno di postare e i cui tenutari neanche si sognano di permetterlo.
Bugie, sig.Topo. Noi possediamo quasi 1000 suoi commenti, con tanto di IP 93.41……
Lei non è bannato, purché si presenti con l’indirizzo email giusto, che lei stesso aveva a suo tempo costruito (diciamo costruito perché è pur sempre fasullo). Certo, se lei arriva con nuovi indirizzi va in moderazione. C’è la questione del nick: noi lo cambiamo in Topo Gonzo, perché lei è noto così. Lei dichiara che ogni commento con il nick Topo Gonzo è taroccato, e dietro a questo dito si nasconde. I testi però sono suoi.
P.S. Il numero di 1000 si riferisce al nuovo blog (dall’ottobre 2009) Sul vecchio blog ce n’è, a occhio, altrettanti, solo che il cannocchiale non consente queste statistiche.
Quanto alle fandonie dei tropstronzi, non ho mai detto di non aver mai postato nella loro latrina, ma:
1) di non poterlo fare liberamente già da parecchi anni (essere soggetto anche solo al cambio del nick è già iniquo e gravissimo limite, ma magari i tropstronzi si limitassero a questo);
2) di aver rinunciato a farlo da alcuni anni;
3) di giudicare obiettivamente farlocchi, o in ogni caso irriferibili al sottoscritto, tutti i commenti là comparsi a firma “Topo Gonzo”;
4) dato tutto ciò, di sbattermi i coglioni della loro minaccia di pubblicare il mio IP.
Nondimeno, la minaccia di pubblicazione dell’IP (di cui i tropstronzi ovviamente dispongono per antiche frequentazioni) è tipica di merde umane putrefatte e quindi può tutto meno che sorprendere il fatto che la sventolino i tropstronzi.
Lei si sbaglia di grosso, sa M.me, se è vero, com’è vero il sole, che sto ancora ridendo all’idea di qualcuno che paghi il biglietto per andare a squarciarsi le palle con una conferenza (l’argomento è del tutto ininfluente) nientemeno che di Erasmo, e che – proprio per questo – ho replicato divertito e più volte al suo amato mentecatto.
Ma non se la prenda, M.me, del fatto di non essere più esattamente una lince, giacché in fondo non sembra proprio che lei lo sia mai stata.
Lo so, caro, lo so che la fa morire dal ridere l’idea che IL 31 FEBBRAIO qualcuno paghi per sentire Erasmo, mentre se Erasmo IL 31 FEBBRAIO parlasse gratis potrebbe anche andare, vero?
Non c’è niente da fare: è scemo scemo scemo che dovrei andare avanti fino al mese prossimo a scrivere scemo per riuscire a dare solo una pallidissima idea di quanto è scemo.
Che furbacchiona lei, M.me! Caspita!? L’aveva notato solo lei quel sottilissimo “31 FEBBRAIO”. Roba da linci sue pari, vero? Mica da esseri comuni o infimi come il sottoscritto. Solo, le chiedo: da quale particolare, M.me, lei ha dedotto che a me sarebbe sfuggito? Ci pensi un po’ su – senza far salire troppo la temperatura del cranio però – e poi mi risponda. se crede, e sorpattutto se ha davvero qualcosa da rispondere.
Scommetto pure che la trovata del suo amico l’ha fatta pure ridere parecchio: 31 FEBBRAIO! Eh, che genio dell’ironia quell’Erasmo, vero M.me? Impareggiabile (a parte naturalmente il suo rabbino preferito).
M.me – toc toc, c’è qualcuno nella zucca? – Erasmo sta cercando di farle capire che io ridevo dell’idea di pagare il biglietto per andarlo a sentire e che della sua spiritosaggine accessoria (31 febbraio) me ne sono altamente fregato. Del resto non era esattamente obbligatorio replicare o sottolineare quella stronzata, sa, e anche diversi giorni dopo. Nessuno, prima di lei, l’aveva fatto. Chissà perché, però, lei viene a provocare il sottoscritto. Ma mi rendo conto anche che lei l’ha invece ritenuta molto arguta e sottile, solo perché in effetti – lo si capisce bene, sa – lei ha faticato non poco per accorgersene. Se le interessa, non solo avevo colto la spiritosaggine, ma avevo capito persino (pensi un po?) che Erasmo in realtà non va in giro a dare “conferenze di acchiappo”. O forse lei questo non l’aveva colto e io le sto demolendo un mito?
Le ripeto, però: non si angusti di non essere più la lince che non è mai stata. Ciò considerando, piuttosto, si consoli.
J’espère que vous receviez ceci avec tout mon respect, M.me: “CVD” une paire de petites flûtes, s’il vous plaît. Je dirais qu’il soit plutôt le contraire.
Avec ma première réponse, je vous ai publiquement reconnu que seulement esprits au votre pareils pouvaient s’apercevoir du “31 février” d’Erasmò – n’est-ce-pas? – et qu’à cueillir certaines ironies les esprits misérables mes semblables sont tout à fait incapables
Qu’est-ce que vous désirez que je fasse de plus, donc, pour vous le faire comprendre? S’il vous plaît, dit-le-moi et je le ferai.
R.S.V.P.
Toujours votre,
Top ganz
P.S. Entre temps, j’ai essayé avec le français. Qui sait ce qu’il arrive …. ?
Ma ditemelo voi almeno: chi è ‘sto torghen di cui parla il tapino? E come si pronuncia? Mi manca questo tassello fondamentale nella mia cultura generale. Ho guglato ma trovo solo una saga irlandese con un lord torghen flint. Posso farne a meno?
Mi permetto cortesemente di dissentire. Il nostro Sagredo, come tu certamente sai, prima o poi sicuramente vincerà un Nobel nel suo campo, e un uomo che si trova in un tale Olimpo non può permettersi simili lacune.
Ah. Me li ricordo i tweet della signorina coi suoi amichetti i quali le facevano presente che stava andando a 180 km/h addosso a un muro di cemento armato: conoscendola avrá rotto le amicizie.
“Risposta”? Ho provato a cercarvene, di risposte, ma nel suo boudoir, M.me, ho trovato solo la consueta raffica di insulti per il sottoscritto, e di ogni fatta e dimensione. Come ogni volta che si parla di me fra gli effluvi di quel suo anfratto, del resto. Poi va lamentandosi per un paio di innocenti “mignottone/puttanone”!. Lei, M.me, dovrebbe aver più senso delle proporzioni, se no va a finire che a lei è consentito insultare ad libitum – per di più rimanendo una signora – e a me, che la chiamo M.me e spesso le parlo anche in francese, no. Mettiamoci d’accordo.
Così facendo anche lei, come del resto i suoi amici tropstronzi C., mi ricorda il tizio col foularino al collo di questa famosa scena:
Scusi tanto, siig.Topo. Sappiamo che lei con citazioni e analogie fa sempre confusione. Ma dovrebbe risultare chiaro persino al suo non veloce intelletto che il tizio col fularino, che dà della mignotta a vanvera, assomiglia non a noi ma a lei.
Non c’è niente da fare, è scemo, è scemo oltre ogni limite umanamente concepibile, non capisce un cazzo neanche se gli fai un buco nella testa e glielo infili dentro con l’imbuto, è deficiente, è ritardato, e adesso ha perfino dimostrato che non è neppure capace di contare fino a uno!
@ Erasmo
Non le viene in mente, invece, che possa essere il contrario, vero? Ma capisco pure che se il “veloce intelletto” è il suo la cosa possa anche non averla sfiorata, in effetti.
@ M.me
Nel suo caso invece, M.me, penso che non occorrano “possa” o congiuntivi di sorta: la cosa è certa senza meno.
Eppoi: ma non lo vede? Non è che la sua prosa contenga insulti. Ne è letteralmente intessuta. E a petto di simili vomiti d’arpia lei vorrebbe ancora far pesare i miei simpatici e confidenziali appellativi di “mignottone/puttanone”? A confronto con la frequenza, la malignità e l’entità dei suoi sono coccole di puro miele. Perché lei, contrariamente a me (mi creda) sembra metterci dentro l’anima e un autentico, velenoso quanto inspiegabile rancore. E questo dimostra anche che, in realtà, non è per niente vero che lei mi ritenga lo “scemo” di cui parla: agli scemi non si riserva mai tanto felleo risentimento.
I miei immancabili rispetti dal sempre Suo
Top Ganz.
Vabbè, io sono il topo alfa, blu, cogli occhi rossi e naturalmente cattivo. Ma lei, M.me? Non mi dica che vorrebbe incarnare la gabbianella. Naaaahh … non direi proprio. Lei la vedo più in questo ruolo:
PS @ Erasmo
Non puoi resistere, eh? Per il ruolo del cicisbeo ci sei nato. Però ti consiglierei di lasciar perdere almeno questo tuo ruolo da avvocato da Law&Order da strapazzo. Se non per sempre, almeno ogni tanto. Anche perché M.me Barbarà si procura già abbastanza danni e figuracce da sola.
Guardi, sig.Topo, che è stato lei a chiamarci in causa, paragonandoci al tipo col fularino che parla di mignotte. Capisco che la sua memoria possa essere labile -gli anni passano per tutti- ma le consiglierei di rileggersi le cose che scrive, così è sicuro che c’è almeno uno che la legge.
Ma lei, Pierspicuo, ci è o ci fa? La falsità di ciò che dice sta scolpita qui sopra nel granito. Di che “chiamare in causa” va cianciando? Caso mai è evidente il contrario: il mio commento con il filmato di Sordi (ore 1:13 pm del 7 marzo) era rivolto a M.me, che mi aveva chiaramente e deliberatamente – stavolta sì – chiamato in causa ricordandomi il tizio col fularino. Di certo non a lei. E’ vero che marginalmente avevo appena accennato ai tropstronzi, aggiungendo un “come del resto i suoi amici tropstronzi C.”. Il che mi pare davvero poco per poterlo definire “chiamarla in causa”, non avendola io minimamente nominata e continuando a rivolgermi a M.me.
Il fatto che lei abbia avuto l’ardire di crederselo e di intromettersi inatteso nel dialogo (alle ore 2:32 pm del 7 marzo) è scelta/questione del tutto sua – da bravo cicisbeo venessiàn, direi – che comunque non riguarda il sottoscritto.
Secondo me lo pagano. No, sul serio, io non ci credo neanche morta che uno possa accettare di fare gratis simili figure di merda. Magari, va a sapere, ha la povera mamma ammalata bisognosa di cure che il suo stipendio di impiegato del catasto non gli consente di procurarsi, e ha accettato di mettersi sotto i piedi fin l’ultima briciola di dignità per amore della mamma. Magari lo ha ingaggiato qualche tipo sadico desideroso di sghignazzare alle spalle di qualcuno. Magari, chissà, potrebbe anche essere stato qualche amico nostro che lo ha ingaggiato a nostra insaputa per farci divertire (succede, sapete? Figuratevi che c’è gente che si ritrova perfino le case intestate, senza averne saputo niente, o le vacanze pagate, roba così).
Carissima M.me Brabarà:
1) mia madre non è più tra noi da un pezzo e ad ogni modo non vedo il senso o l’utilità di tirarla in ballo, per cui farei volentieri a meno dell’onore che lei mi fa menzionandola;
2) in vita mia non ho mai ricevuto uno “stipendio” ch’è uno, tanto meno dallo Stato, come invece lei riferisce di essere a lungo capitato a lei, sino al successivo e attuale suo pensionamento;
3) nondimeno, per mia madre, le confermo che, per mia madre, avrei subito umiliazioni anche più gravi di quella che lei ipotizza per prima;
4) quanto alle altre ipotesi, esse mi riguardano, se possibile, ancora meno e voglio sperare che, in fondo, questo non faticherà a crederlo;
5) tuttavia mi fido ciecamente di lei quando dice “succede, sapete?”, comprendendo infatti che lei sappia il fatto suo quando parla di “qualche tipo sadico desideroso di sghignazzare alle spalle di qualcuno” e che usa ingaggiare soggetti idonei alla bisogna (chissà a quali sue patetiche esperienze faceva riferimento testimoniandoci ciò);
6) insomma, non frequentando gli ambienti di cui lei autorevolmente ci riferisce, di fare il fesso prezzolato non mi è ancora capitato, ma questo non significa che, ove lei mi promettesse davvero, aummaumm, una casa in regalo sarei del tutto indisponibile a valutare l’offerta.
Come sempre, i miei rispetti.
Top Ganz
Il contatore dice 131 commenti, 132 con questo, e mi viene da ridere indipendentemente dall’assurda comicità dello scambio.
Mi trovai anch’io invischiato in una diatriba con il Topo, ma mi stufai molto prima.
Lui, ma anche il sig. Train che una volta lo rivendicò espressamente come suo diritto, vogliono sempre l’ultima parola, dando luogo ad una specie di moto perpetuo.
Se ci fosse la possibilità di ricavare energia dai commenti avremmo trovato il modo di affrancarci dal gas di Putin…
Non si allarghi lei. Io non l’ho mai degnata di alcuna “diatriba”, a meno che lei non chiami “diatriba” un’acciaccata sotto il mio tacco, evento in riferimento al quale avere o non avere l’ultima parola mi appare questione assolutamente non pertinente.
Non c’è niente da fare: per quanto uno si sforzi di immaginare la quintessenza della scemitudine, non riuscirà mai ad avvicinarsi al livello di scemitudine che il sorcio esibirà alla battuta successiva. E’ un Grande, riconosciamolo.
Ma veramente, M.me, lei non riesce ad argomentare altra cosa che non sia il darmi del cretino, sia pure ricorrendo a sinonimi e ad iperboliche, non troppo varie gradazioni? A quando un ritornello diverso, una risposta a tono, un concetto pur vago, una motivazione, un’articolazione di sinapsi cerebrali o anche soltanto una pallida spiegazione di questo che – il mio essere srupido – secondo lei sarebbe un fatto? E sì che, per conto mio, sono paziente, provo a ragionare su quel che dice lei, faccio il bravo e non la mando cordialmente affanculo neanche se lei, quella che gli insulti li subisce solo, tira inopinatamente in ballo mia madre.
Spiacente: in sua presenza i miei neurotrasmettitori vanno in catalessi (adesso comunque le rivelo un segreto, ma non lo dica a nessuno, mi raccomando: lo sa che c’è in giro gentaglia che tira inopinatamente in ballo perfino le nonne e i loro vari modi di pisciare? Roba da non credere, guardi, se uno non l’avesse visto coi propri occhi).
Rigorosi con gli altri, indulgenti con se stessi. Sono gli avanzi della Piazza Navona morettiana, che erano venuti sul web col ditino alzato a moraleggiare. Certo, il sig.Topo ne è la caricatura, ma qualche antenato gesuita ce l’ha anche lui.
Bè, sulla “nonna che piscia dritto” ( o “storto”, non ricordo esattamente) lei non ha visto proprio nulla “coi propri occhi” ed è evidentemente vittima, come in molti altri casi, delle mistificazioni dei suoi amici tropstronzi (*).
L’episodio risale al tempo del forum del Riformista e fu quel miserabile che si firma “red.cac”, niente affatto il sottoscritto, a tirare in ballo la PROPRIA nonna, riferendo che “pisciava dritto (o storto)”, appunto. Io mi limitai a replicare che il fatto (il pisciar storto/dritto della nonna) c’entrava poco con la discussione, esattamente come mia madre oggi c’entra poco con questa. E se fossi stato davvero io a insultare sua nonna, siccome sono una persona perbene e che sa riconoscere i propri errori, oggi non avrei il benché minimo scrupolo a scusarmi con l’interessato. Ma le cose andarono in modo molto diverso rispetto le ha calunniosamente raccontate lui. Su questo punto sfido anzi lei e il suo amico a dimostrare documentatamente il contrario (**).
A proposito: ne avessi intenzione e tempo, potrei recuperare diversi episodi (**) in cui il tizio in questione andò anche molto al di là del livello di offesa personale raggiunto con la predetta calunnia. Ma non mi sogno proprio di inoltrarmi in questa fatica. Perché, in ordine sparso:
1) essa non avrebbe comunque speranze di modificare alcun partito preso (vero?);
2) l’infame medesimo tizio, proprio perché è solito comportarsi in modo tanto abietto, per me, semplicemente, non esiste da un pezzo;
3) non è che il disprezzo da lei, M.me, dimostratomi a più riprese mi tolga precisamente il sonno e, anzi, di esso – forse gliel’ho già detto e ad ogni buon conto glielo ripeto – io “me ne fregio”.
Nondimeno, mi prostro e mi scuso solennemente per averla apostrofata – questo non ho problema a riconoscerlo come realmente accaduto – con termini tipo “attempato mignottone” o “baldraccone”. Sebbene, mi creda, io glieli abbia attribuiti (non conoscendola affatto, in realtà) con tono sì irridente, ma scevro da malizia ed essenzialmente goliardico, carnevalesco. Tant’è vero che di quegli appellativi rivoltile le sto offrendo le mie sentite scuse. Altrettanto sinceramente spero che lei le accetti. Se non lo farà vorrà dire che le terrò con me.
Suo Top Ganz.
(*) Come fa ad abboccare così facilmente? Basta che i tropstronzi le propongano un’assurdità o un’infamia con sotto la firma “Topo Gonzo” e per lei la cosa è chiaramente provata come averla vista “coi propri occhi”?
(**) A mezzo link, però, non scrivendo fanfaluche e mettendoci sotto la firma di chi si voglia discreditare.
@ Erasmo
“Rigorosi cogli altri”? Ma da dove lo ricavi il “rigore”. “Piazza Navona morettiana … sul web col ditino alzato …. moraleggiare … antenato gesuita …”.
Ma che te sei bevuto/fumato de prima matina!?
Allora sia buona.
MI FA VEDERE, CIOE’ MI FORNISCE IL LINK DEL LUOGO DOVE IO AVREI INSULTATO LA NONNA DI CHICCESSIA?
Se non capisce la domanda e non risponde a tono, il problema di non capire “un casso”, come dice gentilmente lei, non sarà certo mio. Provi magari ad indovinare di chi.
Ci fa male quando i nostri fessi rimediano figuracce. Ecco Topo Gonzo che spende un commento di 2000 caratteri a giustificare quello che ha scritto sulla nonna di red.cac., e il commento successivo a negare di averlo scritto.
Topo, vieni via che c’è una bella crosta di formaggio che ti aspetta.
Ma tu cos’hai al posto del cervello per non riuscire mai a desumere quel che c’è da desumere da uno scritto, anzi, spesso per desumerne il contrario? Giustificare? Cosa avrei avuto da giustificare? Di aver detto che la nonna del miserabile, tirata in ballo da quell’infame, c’entrava poco nel discorso? Leggi bene, cretino: io ho negato la prima come la seconda volta di aver offeso chicchessia.
PS. Figuracce? Figuracce qui? L’ipotesi di fare figuracce qui, specie quando tu ci degni delle tue stronzate, è plausibile come perdere una gara a freccette con una combriccola di talpe.
Ma che dici, imbecillotto? Dove hai mai letto o sentito dire di una rivalità, per di più pretesa “solita”, tra topi e talpe? Ma tant’è, le tue hanno per finalità quella di ingiuriare il buon senso e di suonare oggettivamente stronzate. Perciò, come batture, falliscono naturalmente, ab ovo, e al massimo fanno ridere M.me Barbarà, sempre ben disposta, del resto, nei confronti delle stronzate. La quale M.me, sia detto per inciso, ha pensato bene di eludere la mia domanda, a meno che – a questo punto non posso escludere l’ipotesi – – non l’abbia proprio compresa, nemmeno in forma tanto elementare, e stia ancora lì a mangiarsi la matita nel tentativo di riuscirci.
Ragionare per iscritto con te è come giocare a tresette con un sordomuto, dove i cenni sono notoriamente vietati. Forse occorrerebbe che tu, concentrandoti intensamente, sillabassi ad alta voce quello che scrivo, al ritmo di massimo una decina di sillabe al minuto (un paio, massimo tre parole), di modo che qualcosa ti rimanga di ciò che finora hai solo creduto di aver letto. Prima parlavi di “solita rivalità fra topi e talpe”, ora di “talpe assimilate ai topi”. Deciditi, Pierspy.
155 commenti
Comments feed for this article
febbraio 3, 2014 a 11:28 am
giovannifrancescosagredo
Avvertenza per eventuali fessi: l’ordine è eufonico, non strettamente cronologico.
febbraio 4, 2014 a 7:48 PM
Erasmo
Spiace doverlo dire, ma le donne peggio degli uomini.
febbraio 5, 2014 a 8:51 am
giovannifrancescosagredo
Uno scienziato direbbe che la statistica è troppo piccola per trarne conclusioni significative.
febbraio 5, 2014 a 9:36 am
Erasmo
Niente conclusioni, infatti: solo rammarico indirizzato ai singoli casi, e alla nostra condizione di cittadini offesi.
febbraio 5, 2014 a 3:10 PM
giovannifrancescosagredo
Comunque si.
febbraio 6, 2014 a 4:22 PM
frine
Ora, però, Grasso ha abbondantemente pareggiato i conti.
febbraio 6, 2014 a 9:21 PM
giovannifrancescosagredo
Non sono d’accordo. Credo che sia un atto dovuto. Se è innocente contenti tutti ma se è colpevole è giusto che paghi.
febbraio 7, 2014 a 4:24 PM
Erasmo
Sfortunatamente, i casi di trasformismo sono stati proprio tanti, nella storia d’Italia. Credo che solo una piccola minoranza sia stata ispirata da motivazioni ideali. In questo stesso momento, il partito di Grasso sta corteggiando alcune decine di parlamentari grillini.
Certo, uno può dire che in tutti gli altri casi (forse migliaia) non c’è stato un procedimento penale. Questa discrepanza di trattamento non è colpa di Grasso, ma ha un effetto alone che finisce per lambire anche la decisione di Grasso.
febbraio 9, 2014 a 2:26 PM
frine
Sei sicuro, Sagredo?. Io non ho approfondito la questione, ma ho letto dichiarazioni di Grasso che parlavano di scelta discrezionale, cioè, nella fattispecie, politica.
febbraio 7, 2014 a 4:41 PM
giovannifrancescosagredo
E anche su questo concordo…
febbraio 9, 2014 a 10:41 am
Top Ganz
Non si può valutare tutto in base a retroscena e a furbizie, come fa Erasmo. Non lo dico sulla base di chissà quale nobile principio. Quando (non è che capiti spesso e quindi approfittiamone) ci soccorre l’oggettività delle cose e delle persone è inutile complicarci la vita con elucubrazioni e presunzioni sui retroscena, anche quando i retroscena, con tutta probabilità, magari c’entrano poco, ovvero hanno condotto comunque all’esito più scontato e corretto.
La Boldrini è un’oca stronzetta, oggettivamente, come oggettivo è il fatto che presiede un’assemblea dove, perlopiù, ritroviamo suoi simili o ladri (spesso entrambe le cose). Fa quello che le dicono all’auricolare, lei, proprio lei presentatasi come donna dotata di cervello e madreteresa laica, e lo fa starnazzando, cioè decisamente male. Perché? Perché è stupida, ovvio. Sempre ricordando, è vero, che la stupidità non esclude aprioristicamente il dolo. Anzi.
Quanto a Grasso, persona assi più maligna e navigata, ha fatto nondimeno la cosa più ovvia e corretta del mondo. Fa bene GFS a spiegarlo a Frine (Erasmo non lo fa mai, e la lascia nella sua ignoranza delle cose). Se a decidere le costituzioni di parte civile del Senato spetta al Presidente, non vedo chi altri avrebbe dovuto decidere quella contro Berlusconi se non lui, il Presidente del Senato. Nel merito, poi, se non l’avesse decisa, a mio parere non si sarebbe più capito in quali altri casi – se non la corruzione di senatori – il Senato debba costituirsi parte civile. Forse solo quando il fornitore del caffè sgancia la mazzetta al suo economo per ottenere una fornitura. Oppure contro un ragazzino sorpreso a scrivere “Senato ladrone” su un muro di periferia.
Se poi possiamo solo immaginare o presumere di che lacrime grondino e di che merda le ragioni di fondo, quelle autentiche, che piazzano tanti inadeguati e loschi figuri come la Boldrini o Grasso sui numerosi rispettivi scranni, bè, questo può essere esercizio dal gusto anche piccante e prurigioso, ma non ci aiuta, né ci conforta granché. Almeno fino a che rimane fine a se stesso.
febbraio 10, 2014 a 9:58 am
giovannifrancescosagredo
Tranghete
febbraio 10, 2014 a 8:29 PM
Top Ganz
Accetto sportivamente, ma ho paura che lei ignori quale sia il corretto utilizzo di “trànghete”. Trànghete, con l’accento (Totò-Scanagatti ce ne metteva uno triplo, che quasi coinvolgeva anche la vicina consonante r).
Per carità, non penso certo che l’uso di “trànghete” mi sia riservato in via esclusiva. Tutt’altro. Mi farebbe persino piacere vederlo rivolto al sottoscritto, ma pur sempre a proposito.
P.S. Lasci stare, me lo faccio da me: trànghete!
febbraio 11, 2014 a 3:47 PM
giovannifrancescosagredo
Mi sembrava una naturale chiusura di commento, non era necessariamente rivolta a lei.
febbraio 21, 2014 a 7:57 PM
Top Ganz
Son qui solo per ricambiarti (il tu l’hai inaugurato tu) lo “stronzo” inopinatamente riservatomi alle 18:33, in luogo dove – tu lo sai benissimo e per questo te lo rendo pure doppio lo “stronzo” – i miei commenti (quasi sempre manipolati e decontestualizzati) vengono copincolalti da altri blog e dove non mi è concesso postare o replicare alcunché, sebbene replicare in quel cesso permanga in ogni caso in fondo alla classifica dei miei desideri e delle mie sollecitudini. Voglio dire che, nella latrina, sono i tuoi di amici e tu con loro, piuttosto, assieme a pochi altri sinistri figuri (tipo Max, ad esempio), ad affondarci le chiappe quotidianamente. Non certo il sottoscritto.
Te lo ripeto pazientemente per l’ennesima volta: se ti restano ancora un cece di coglioni appeso fra le gambe e un grammo di lealtà in fondo all’anima, quando hai da eccepire qualcosa su quel che scrivo vienimelo ad eccepire nel mio blog o negli altri blog dove intervengo o anche qui da te o in altro luogo che pare a te, basta che sia un luogo aperto al libero e vicile confronto. Se poi, oltre ad adoperare quel che ti resta là in mezzo, volessi anche farmi cosa gradita e lusingarmi (cos su cui non è che speri molto), fammi un regalo: immagina e prova a comportarti come se io non esistessi proprio. Vedrai che, nei tuoi abituali luoghi di vita e di frequentazione, da me non ti verrà alcun disturbo, come del resto non credo di avertene mai procurato anche fino ad ora. E scoprirai anche che puoi vivere tranquillamente bene senza per forza interessarti a me e rompermi i coglioni.
Se no, certo, sei libero pure di continuare a comportarti così. Ma non mi pare un granché vivere, visto che così non potresti pretendere dagli altri rispetto di sorta, né meravigliarti quando anche il tuo cane ti piscia sui piedi.
febbraio 22, 2014 a 9:58 am
jazztrain1
Non entro nel merito della discussione; però, anch’io vorrei segnalarti il comportamento scorretto dei tuoi accoliti, i quali, come dovresti sapere, sono soliti agire così, come ha evidenziato nel suo vigoroso commento Top Ganz. Io non commento mai lì, ma spesso mi capita di trovare alcuni commenti che ho postato altrove che sono stati decontestualizzati, manipolati e firmati con un nick farlocco.
La cosa buffa è che alcuni credono davvero di stare parlando con me; ebbene, questi sfogano le loro frustrazioni quotidiane credendo davvero che l’autore sia io, dimostrando loro di essere i veri fessi, non io o Top Ganz. E’ ovvio che simili personaggi sono da compatire come casi umani e non vale la pena di parlar di loro.
A tal proposito mi viene in mente un episodio che mi è accaduto tempo fa. un tizio che si fa chiamare Le Chien D’Orleans che ogni tanto commenta in quella fogna che i tuoi accoliti chiamano blog; costui, tempo fa, ricevette un insulto da un fake che si firma con il nick farlocco.
Le Chien crede che sia stato io l’autore di qeul tristo commento, sicuramente non si aspettava una cosa del genere, altrimenti non avrebbe reagito come ora ti sto per raccontare. infatti, devi sapere che acausa di questo insulto, Le Chien mi ha spedito in privato una missiva, garbata nei modi, ma dura nella sostanza, chiedendo legittimamente spiegazioni sul mio “comportamento”.Ebbene, gli risposi laconicamente che si era sbagliato, che se la doveva prendersela non con me, ma con coloro che si sono dimostrati sleali con lui. Se non credi alle mie parole, chiedi a Le Chien, lui ti confermerà riguardo il nostro scambio epistolare su questo increscioso argomento.
JT
febbraio 22, 2014 a 3:52 PM
Erasmo
Non credo che questo commento riguardi me o i miei colleghi, ma chioso ugualmente, perché l’educazione del sig.Train è una nostra missione che travalica i confini del blog. Ignoro chi siano gli “accoliti“. Certo non siamo noi, perché il sig.Train ha sempre sostenuto che il rapporto che lega il sig.Sagredo a noi è di sudditanza. Quindi, semmai, sarebbe Sagredo un nostro accolito. C’è anche, lo ammetto, la possibilità che il sig.Train usi termini che gli sembrano forbiti senza conoscerne il significato. Ma è ipotesi remota.
La seconda osservazione ha a che fare con la logica. Perché questi “alcuni” che parlano con un fake senza sapere che è un fake dovrebbero, ciò facendo, “sfogare le loro frustrazioni quotidiane“? Se “credono davvero” che l’autore sia quello che non è, allora sono in perfetta buona fede. Duro e impietoso appare, quindi, il giudizio conclusivo: “è ovvio che simili personaggi sono da compatire come casi umani e non vale la pena di parlar di loro“. Un’ultima osservazione, sig.Train: se non vale la pena di parlarne, perché ne parla così a lungo, in calce a un post che non se ne occupa?
febbraio 23, 2014 a 12:15 am
giovannifrancescosagredo
Era solo perché la latrina é un luogo costruito proprio in funzione degli stronzi, tutto qua.
febbraio 23, 2014 a 11:25 am
Top Ganz
Sì, infatti la tua allusione era già abbastanza volgare e grossolana senza questa tua fessa precisazione. Solo che ti avevo appena sottolineato che sei tu e non certo io quello aduso a frequentarla, la latrina. Prima ancora, quindi, di sollecitare la mia capacità di discernimento – che sarà pure quel che sarà – a darti dello “stronzo” è il tuo ragionamento istesso.
Insomma, come diceva Forrest Gump? Ah, sì: stupido è chi lo stupido fa. E quindi: stronzo è che lo stronzo fa.
febbraio 23, 2014 a 3:18 PM
giovannifrancescosagredo
Ma se lei non è “topo gonzo” perche’ se la prende tanto? Cosi’ ci dà l’impressione di condividere tutto quello che scrive “topo gonzo”!
febbraio 24, 2014 a 8:06 PM
Top Ganz
No, il problema è un altro e spero per te che tu lo conosca benissimo. perché è te che riguarda: tu, a chi cazzo è che dai dello “stronzo” e, se non lo sai, per quale cazzo di motivo gli replichi e lo insulti?
febbraio 24, 2014 a 9:51 PM
giovannifrancescosagredo
Perché se uno parla di un luogo che gli é dedicato come di una latrina allora non serve conoscerlo per capire che é uno stronzo!
febbraio 25, 2014 a 1:00 PM
Top Ganz
“Gli è dedicato”? …….. Siamo un po’ a cortuccio di argomentucci, mi pare.
Ad ogni modo, leggevo sopra che “la latrina é un luogo costruito proprio in funzione degli stronzi”. A parte quell’ “in funzione” poco adeguato al concetto. A parte che il preteso “stronzo” poi di fatto la latrina non la frequenta affatto. A parte chiedersi che stronzo sia uno stronzo che non frequenta, ma anzi detesta la latrina. A parte che nondimeno quella latrina la frequentano un bel gregge di indubbi e patentati stronzi. A parte tutte queste perplessità, occorre di che sì, è vero che “la latrina é un luogo costruito proprio in funzione degli stronzi”. Come sensatamente negarlo? Ma non solo, però. Mi risulta infatti che anche molti, fra teste di cazzo e mona, ci vadano ad alleggerirsi di liquidi, il che è in effetti nella loro natura e rimane quanto di meglio essi possano esprimere.
febbraio 25, 2014 a 1:32 PM
Erasmo
Topo, Topo.
febbraio 25, 2014 a 5:20 PM
Top Ganz
Ah, eccolo qui. Dimenticavo lo scemo del villaggio globale che importuna e villaneggia tutti i globalini. Tiè, eccoti dieci euro e vatti a tracannar qualche ombreta, ciò. No ….no! Bastano, bastano …. se ti do di più lo sai che poi esageri, e lo so bene anch’io.
febbraio 25, 2014 a 7:43 PM
red. cac.
Se la prende perché è in incognito ma sa di essere Topo Gonzo.
febbraio 26, 2014 a 3:19 PM
giovannifrancescosagredo
Ma lei, Top Ganz, è Topo Gonzo? Se si, sappia che quel blog le è dedicato e quindi dandogli della latrina si autodefinisce stronzo, se no, non capisco perche’ si incaponisca con tanto livore contro qualcosa che non le appartiene.
febbraio 26, 2014 a 6:22 PM
Top Ganz
Io sono Topo Gonzo quanto tu una persona per bene. Vedi un po’ tu, che ti ritieni tanto più furbo del sottoscritto. Ma se è troppo difficile, lascia pure stare: non vorrei sentirmi responsabile di possibili nodi e intrecciamenti delle tue sinapsi.
P.S. Lo stronzo frequentatore di latrine, però (e doppio), quello è sicuro: sei solo e soltanto tu.
febbraio 22, 2014 a 5:00 PM
jazztrain1
Non credo che questo commento riguardi me o i miei colleghi
se non credi che ti riguarda perché devi intervenire per forza, hai forse la coda di paglia? O temi che la verità venga a galla? lo sanno tutti che sei solito andare in altri blog firmandoti Signor Train. Che ci posso fare, caro Erasmo, se sei un mascalzone. Non è mica colpa mia se sei un essere spregevole.
Malvino non te l’ha insegnato? Altro che colleghi, siete un gruppo di compari di merende, il Pacciani rispetto a te è un Santo, .
è una nostra missione che travalica i confini del blog.
Dove sei stato educato, dai gesuiti? Di solito i missionari sono fanatici come te.
se non vale la pena di parlarne, perché ne parla così a lungo, in calce a un post che non se ne occupa?
Veramente ho raccontato la storia di Le Chien D’Orleans che è stato preso in giro da te o dai tuoi compari che si era erroneamente convinto che fossi stato io a scrivere il commento falso (forse sei stato tu l’autore del commento che ha ingannato il povero Le Chien, altrimenti non si spiega il motivo del tuo intervento).
febbraio 25, 2014 a 12:38 PM
Erasmo
Grazie, sig.Train. E’ sempre bello leggerla. L’ultimo periodo è da incorniciare.
Un domanda: lei è o non è il sig.Train? Se lei è il sig.Train, ha titolo a lamentarsi di eventuali contraffazioni: ma deve ammettere di essere il sig.Train.
Se invece lei non è il sig.Train, perché si lamenta se qualcuno si firma così? Lasci che a lamentarsi sia il vero sig,Train.
febbraio 25, 2014 a 1:34 PM
jazztrain1
Mi rispondi dopo 3 giorni? Che ha fatto in quel lasso di tempo, pensavi a come rispondere?
Sei tu a chiamarmi così, sai bene che il mio nick è Jazztrain e non signor Train e visto che continui a chiamarmi in questo modo, sapendo bene che non è il mio nick, ti restituisco il favore. Invece di Erasmo ti chiamerò Merdasmo come fa Thorgen. Scommetto che ti piace, non ti sta poi così male.
febbraio 25, 2014 a 5:10 PM
Erasmo
Glielo dico con franchezza, sig.Train. La mia impressione è che lei mi sia ostile. Se rispondo subito, è perché non ho un tubo da fare e sto sempre a occhieggiare i blog. Se ci metto tre giorni, lei mi interroga poco urbanamente su cosa ho fatto nel frattempo. Le risponderò, sig.Train. Sono stato a sciare, e ho anche scopato. No, non per terra, sig.Train. Su un letto.
Capisco che per lei siano stravaganze.
febbraio 26, 2014 a 12:41 PM
Top Ganz
Davvero roba da vantarsi, per un pisquano tuo pari. Bravo, ce l’hai fatta, ma non esagerare. Anche considerato il livello medio delle tue frequantazioni femminili. E ora non starci nemmeno a dire con chi. Non sta bene, sai.
febbraio 25, 2014 a 5:59 PM
jazztrain1
A sciare, negli escrementi? Ti vedo bene. A scopare? Queste balle raccontale a qualcun altro.
febbraio 25, 2014 a 6:17 PM
Erasmo
Ero certo che non ci avrebbe creduto. Per lui sono cose favolose. La figa? lui dubita persino che esista.
febbraio 25, 2014 a 6:21 PM
jazztrain1
Visto che mi rispondi in questo modo, perché dovrei credere a quello che dici? Per me racconti balle.
febbraio 25, 2014 a 6:51 PM
Erasmo
Esiste, esiste. Creda, sig.Train. La figa esiste.
febbraio 25, 2014 a 6:55 PM
jazztrain1
Se è per questo la conosco da molto tempo prima di te.
febbraio 25, 2014 a 7:55 PM
red. cac.
Ex collega, il l sig. Train afferma di conoscere la sig.ra Figa da prima di Lei.
Sarà la ciospa di Aciriposto che gli ha fatto da madrina quando ha preso la cresima ad Aciriposto. Certo non si tratta della cugina Gina.
febbraio 25, 2014 a 7:49 PM
red. cac.
Sig. Train, non so di che cosa parli Lei, ma quella cosa di cui parla Erasmo esiste, glielo posso confermare.
Capisco che è come San Tommaso: ma San Tommaso aveva lì la piaga dove mettere il dito, Lei non ha a portata di counter quella cosuccia dove le piacerebbe tanto, per dirla con mons. Della Casa, pucciare il biscotto.
febbraio 25, 2014 a 8:17 PM
Erasmo
Pensare che abbiamo fatto di tutto perché arrivasse a fare conoscenza della figa. Niente: lui continua a cercare di acchiappare postando brani di jazz e vantandosi di aver vinto partite a scacchi.
febbraio 25, 2014 a 8:20 PM
jazztrain1
E a te cosa interessa di quello che faccio. Non te li sai fare gli affari tuoi?
Ma guarda, ‘sto deficiente.
febbraio 25, 2014 a 10:16 PM
red. cac.
Non so l’ex collega Erasmo, ma io gli affari miei me li so fare, solo che in genere non me li faccio da solo. Sappiamo invece che il sig. Train è bravissimo a farsi gli affari suoi in perfetta solitudine.
febbraio 25, 2014 a 8:13 PM
jazztrain1
Per cortesia, mi volete spiegare una volta per tutte perché secondo le vostre strampalate teorie io non sarei mai stato in intimità con donne? Su quali basi fate simili affermazioni? Gradirei una risposta perché sono curioso di saperlo anch’io.
febbraio 25, 2014 a 8:20 PM
Erasmo
Scusi tanto, sig. Train: ma se lei acchiappasse, non si masturberebbe tutto il giorno. O no?
febbraio 26, 2014 a 1:11 PM
Top Ganz
Te lo spiego io JT: gli è che loro, porelli, la considerano un’impresa da uomini cazzuti.
Considera che Erasmo quella cosa ebbe il coraggio di assaggiarla la prima volta a 51 anni, addosso a un pilone della, per lui, ormai proverbiale tangenziale di Mestre. E avresti dovuto vedere che “bambola”, la 65-nne di un quintale cui, soddisfatto fino all’estasi, versò la bellezza di 20 euro.
Il miserabile, invece, l’ha scoperta a 59 anni, in Via del Campo (in verità trattavasi di transessuale costaricano transitato su un tram di Zéna via Casablanca, ma a lui – non siate cattivi – non ditelo). Era dai tempi del seminario e della caserma Bixio di Casale Monferrato che ne vedeva di tutte le forme e i colori sui suoi giornaletti insudiciati, sfogliati e risfogliati, guardati e riguardati. Ciononostante quella prima volta, come nelle tante che seguirono (una ogni mese, il 27, sempre con lo stesso trans), non s’accorse minimamente di certe anomalie anatomiche della tizia. Come si dice, cuore non sa, cuore non duole, e comunque l’importante è pur sempre accontentarsi.
Ad ogni modo, JT, vedi bene come entrambi sembrino ignorare cosa sia un ordinario rapporto uomo-donna. E anche questo ha un perché: perché lo ignorano davvero.
febbraio 26, 2014 a 2:11 PM
jazztrain1
Appunto, non hanno mai avuto storie degne di essere ricordate, altrimenti non sarebbero così ossessionati dal sesso.
febbraio 25, 2014 a 8:21 PM
jazztrain1
E chi ti dice che non acchiappo? Cosa ne sai tu.
febbraio 25, 2014 a 9:17 PM
Erasmo
Lei se lo acchiappa con grande destrezza, sig. Train.
febbraio 25, 2014 a 9:30 PM
jazztrain1
E tu te lo prendi in quel posto.
febbraio 25, 2014 a 10:22 PM
red. cac.
Per l’ennesima volta il sig. Train si risolve all’estremo oltraggio, dimostrando vieppiù (vieppiù è per il Sig. Topo) di essere un onanista omofobo.
Le disgrazie (in questo caso onanofilia e omofobia) non vengono mai sole, sig. Train, anzi, a Lei vengono a due per due finché non diventano dispari come i tre re magi.
E per questo che la Sua storia non cessa di affascinarci: non se ne intravede la fine.
p.s.
Non voglio citare ora altre disgrazie che gli piombano addosso in coppia, ma sono certo che il sig. Train sa che un racchio somaro di chances ne ha poche in qualsiasi campo.
febbraio 25, 2014 a 10:40 PM
jazztrain1
Lei farnetica…
febbraio 25, 2014 a 10:03 PM
marcoz
Io trovo che masturbarsi sia bello. Ma va fatto con serenità. Ecco, se c’è una cosa che posso rimproverare alla ex-Redazione, è la scarsa attitudine a instaurate un clima sereno, quando si parla del sig. Train.
febbraio 25, 2014 a 10:08 PM
jazztrain1
Della serie: e chi se ne frega? 🙂
febbraio 25, 2014 a 10:13 PM
marcoz
Probabilmente importa a chi non pratica l’autoerotismo con serenità.
febbraio 25, 2014 a 10:19 PM
jazztrain1
Marcoz, per me puoi fare autoerotismo, puoi avere rapporti orali, puoi avere rapporti omosessuali, o bisessuali a me non importa un fico secco.
Non devo spiegare a gente malata come Erasmo cosa faccio nel privato, chi vedo, chi frequento con chi sono stato, credo che sia un mio diritto essere riservato. Il fatto che non ne parli non significa che io non abbia frequentazioni femminili, non ne parlo perché non voglio mettere in mezzo in questa follia persone che non c’entrano un tubo.
febbraio 25, 2014 a 10:33 PM
marcoz
Io stavo facendo una considerazione generale sulla sessualità (argomento come un altro), di cui l’autoerotismo è una componente.
Così come è auspicabile che i rapporti tra due o più individui siano sereni, altrettanto ci si può augurare per le funzioni solitarie. Per questo sottolineavo il ruolo di ostacolo alla serenità che gioca la ex-Redazione, quando tratta col sig. Train.
febbraio 26, 2014 a 9:55 am
jazztrain1
E tu, caro Erasmo, sei solo “nuddu miscatu cu nenti. Credi di essere qualcuno, ma sei solo una povera nullità, tanto è vero che non hai il coraggio di apparire in pubblico.
febbraio 25, 2014 a 10:34 PM
jazztrain1
Ed io ti ho risposto che non me ne frega niente.
febbraio 25, 2014 a 10:40 PM
marcoz
Non frega niente del concetto secondo cui, per le persone, è auspicabile vivere la sessualità con serenità?
febbraio 26, 2014 a 6:09 am
Erasmo
Il sig Train rivendica il diritto a masturbarsi senza che se ne parli. In circostanze ordinarie, ciò sarebbe legittimo e condivisibile. Tuttavia, se noi parliamo di questa abitudine del sig. Train non è per pruderie, ma in quanto parte integrante di una analisi della personalità del soggetto.
La nostra buona fede è anche provata dalla disponibilità a dare cosigli di acchiappo, che purtroppo il sig. Train non ha finora seguito, forse anche per mancanza di conoscenze femminili.
febbraio 26, 2014 a 7:15 am
marcoz
Magari, in realtà, non è interessato a conoscenze femminili, e bisogna considerare la questione da un altro punto di vista.
febbraio 26, 2014 a 7:43 am
jazztrain1
Immaginavo che come al solito avresti strumentalizzato le mie parole. Non rivendico proprio niente, ho detto che non devo parlare con te della mia vita privata e credo che questo sia un mio diritto.
Vorrei sapere su quali basi fai delle affermazioni del genere sul mio conto. Da quello che dici deduco che non sai nulla della mia vita privata, non sai nulla delle mie storie. Non devo raccontarti quello che ho fatto, non sono affari che ti riguardano.
febbraio 26, 2014 a 8:45 am
Erasmo
Fa male constatare questa continua ostilità. Si comprende che lo scarafaggio non ami l’entomologo che lo disseziona (*). Ma qui c’è acredine.
(*) E’ solo un’analogia, sig.Train. Sappiamo che lei rientra, sia pure per un bare pass, negli animali superiori.
febbraio 26, 2014 a 9:15 am
jazztrain1
Ora ti sei inventata la figura dell’entomologo? Abbiamo capito un’altra delle tue millanterie e poi ti stupisci se credo alle tue balle.
febbraio 26, 2014 a 9:26 am
Erasmo
Che pazienza. E’ un’analogia, sig.Train. Entomologo è un’analogia. Non sto dicendo che sia la mia professione. Anche scarafaggio è un’analogia.
A ripensarci, però…
febbraio 26, 2014 a 9:55 am
jazztrain1
E tu, caro Erasmo, sei solo “nuddu miscatu cu nenti. Credi di essere qualcuno, ma sei solo una povera nullità, tanto è vero che non hai il coraggio di apparire in pubblico.
febbraio 26, 2014 a 10:15 am
marcoz
Ecco chi era, nei giorni scorsi, il tale che sciava in burqa, sulle Alpi svizzere.
febbraio 26, 2014 a 11:44 am
Erasmo
Apparire in pubblico? io, sempre. La invito formalmente al mio ciclo di conferenze sulle tecniche di acchiappo, sig.Train. Sono dalle sue parti il 31 di febbraio.
Lei venga dalla porta di dietro, e la farò entrare senza pagare il biglietto. No, strette di mano niente. Lei capirà.
febbraio 26, 2014 a 6:35 PM
Top Ganz
L’idea che qualcuno possa pagare un biglietto per andare a sentire Pierspicuo e crepare tra atroci dolori m’ha fatto ridere un quarto d’ora da solo. Per quanto basso possa esserne il prezzo, credo comunque che siano spesi infinitamente meglio i soldi spesi da questa signora:
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2014/20-febbraio-2014/i-parenti-denunciano-scomparsa-lei-aveva-scelto-eutanasia-svizzera-2224102460062.shtml
febbraio 26, 2014 a 6:52 PM
Erasmo
No, Topo, non farlo. Guarda che i vaccari con te usano il topicida, e niente anestesia.
febbraio 26, 2014 a 7:08 PM
Top Ganz
No, Merdy, non lo farò. Non intendevo allarmarti. La cosa nemmeno mi sfiora il cervello, almeno non ancora. Ma scordati anche che un giorno io possa venire a mettere i coglioni sotto la pressa di una pretesa tua “conferenza”.
febbraio 26, 2014 a 7:13 PM
Top Ganz
E poi … ahaaahà … pag ahaà … pagando …ahahahà …. noncelafaccio ….. ahahà … ahahhhh (gasp!) … un … ahaaahà (muoio) …. biglie ….. (ari-gasp!) … un biglietto! …. … ahaaahà … ahaaahà …. basta, … per carità …
febbraio 26, 2014 a 7:14 PM
marcoz
Oddio, si è autolacertato.
febbraio 26, 2014 a 7:17 PM
Top Ganz
Che dici, analfabeta? Sbuff …… ahaaahà ….
febbraio 26, 2014 a 11:04 PM
Erasmo
Uno si autolacerta, l’altro si autosoddisfa. Fessi autosufficienti.
febbraio 27, 2014 a 4:14 am
jazztrain1
Non attribuire a me cose che non ho mai detto, chi si autosoddisfa è il tuo compare marcoz
febbraio 27, 2014 a 7:27 am
marcoz
Secondo gli addetti ai lavori (mi riferisco ai medici specializzati) tutti gli uomini si autosoddisfano; poi ci sono quelli che lo fanno di più e altri che lo fanno di meno, per via di fattori contingenti. Quello che è importante, come ho sostenuto in precedenza, è la serenità dell’atto, che comunque rimane “sesso con qualcuno che si ama”, come dice W. Allen.
febbraio 27, 2014 a 7:36 am
jazztrain1
Il vostro problema, come faceva notare giustamente Top Ganz, che né tu, né Erasmo avete mai amato qualcuna.
febbraio 27, 2014 a 7:43 am
marcoz
Per quanto riguarda Erasmo non so; per il sottoscritto, invece, può essere eccome. Infatti, mi chiedo spesso se ho mai veramente amato chi ho… amato (if you catch my drift), o è stato – ed è – solo egoismo.
Tuttavia, non vedo cosa c’entri questo dettaglio personale con la considerazione di carattere generale che ho fatto poco fa sulla naturale tendenza del maschio a farsi da sé.
febbraio 27, 2014 a 7:44 am
marcoz
Sorry, non ho chiuso correttamente il tag dopo “… amato“
febbraio 27, 2014 a 7:51 am
jazztrain1
C’entra eccome, perché se non avete mai amato e non siete stati insieme per lungo tempo con una partner, non capirete mai quello che si prova quando stai insieme a lei. Certo, quando finisce una storia si sta male, molto male, questo è del tutto normale, non è facile rompere un rapporto e non sempre si accetta che tutto sia finito. Purtroppo anche questo fa parte della vita.
febbraio 27, 2014 a 8:01 am
marcoz
A parte che non è detto che sia una dimostrazione di amore, stare insieme a qualcuno per tanto tempo, continuo a non comprendere il nesso con la comune e fisiologica necessità maschile di eiaculare in quantità maggiore rispetto alla corrente disponibilità femminile (alta o bassa che sia). Questo significa che è un fenomeno presente non solo nel single, ma pure negli uomini con compagna, sposati.
L’importante, dicevo, è che siano momenti sereni, quando capitano.
febbraio 27, 2014 a 8:41 am
sig.Train
Verso la settima comincio a non essere più sereno.
febbraio 27, 2014 a 9:17 am
marcoz
La moderazione è importante.
febbraio 27, 2014 a 11:27 am
Erasmo
#sigtrainstiasereno
febbraio 27, 2014 a 3:51 PM
marcoz
Non riuscirete a farmi aprire un account su Twitter.
febbraio 27, 2014 a 5:13 PM
jazztrain1
Non m’interessano i tuoi problemi coniugali.
febbraio 27, 2014 a 6:28 PM
marcoz
La masturbazione maschile, in seno a un rapporto stabile, non è necessariamente indice di “problemi di coppia”. È piuttosto normale, invece, entro certi limiti. D’altro canto si sa che generalmente, dopo un certo periodo, il “rateo di fuoco” della donna si discosta da quello dell’uomo, il quale si concede degli spuntini, in attesa dei pasti completi.
Al netto di possibili eccezioni, chi è sposato e dice di non masturbarsi, mente.
febbraio 27, 2014 a 6:38 PM
jazztrain1
Ho capito Marcoz, non c’è bisogna che mi ripeta all’infinito la stessa cosa.
Se proprio sei ossessionato dall’autoerotismo, vai da Erasmo che ci pensa lui a soddisfarti..
febbraio 27, 2014 a 6:49 PM
marcoz
Direi che ho ampliato, non ripetuto.
Ossessione in che senso? Se fossi ossessionato dall’autoerotismo, non andrei certo a chiedere assistenza a un soggetto terzo, perché non sarebbe più autoerotismo.
febbraio 27, 2014 a 7:03 PM
Erasmo
Perdoni, sig. Train, ma non è mica detto che sia sempre utile avere l’ultima parola. Adesso lei deve andare dal canuto reggicoda, mascherandosi con qualche ridicolo nick come “gualtiero squaqquerone”. Sul blog del canuto, lei depositerà il link a questo thread, magari con un succinto commento di dispregio. Interverrà quindi il canuto, manifestando giubilante apprezzamento per come lei ha gestito la discussione, facendoci tutti a pezzi. Più tardi sarà la volta del sig. Topo, che spenderà un pippone chilometrico per psicanalizzarci. Poi lei andrà a dormire rinfrancato, non prima di essersi barbaramente sburattato.
febbraio 27, 2014 a 7:13 PM
jazztrain1
Non ci tengo ad avere l’ultima parola, sei tu che ci tieni così tanto perché non l’ho mai avuta.
P.S. Non sapevo che il blog di Thorgen ti facesse così male, e ti capisco né tu, né i tuoi compari di merende ne uscite bene e non a caso te la fai alla larga perché non hai il coraggio di affrontarci. No Erasmo, sei solo un vigliacco e l’unica cosa che sai fare nella vita è parlare male degli altri utilizzando gli argomenti più squallidi che un personaggio misero come te può concepire, fai solo pena.
febbraio 28, 2014 a 9:06 am
giovannifrancescosagredo
Chi è torgen?
febbraio 28, 2014 a 11:14 am
Top Ganz
Lo vedi che sei un fesso? Thorgen è il nick name del titolare del blog “Topgonzochainsawmassacre” da dove vengono truffaldinamente estratti e decontestualizzati (mai correttamente e lealmente linkati, infatti tu, che ti abbeveri bovinamente a quella latrina, non conosci nemmeno l’esistenza di Thorgen) alcuni dei brani che i tropstronzi – dopo opportuni stravolgimenti e manipolazioni che sanno di infantile dispetto, poverini – pubblicano a firma “Topo Gonzo” e “Sig. Train” nel cesso dove tu appoggi spesso le chiappe. Quando non li traggono, nello stesso scorrettissimo modo, da altri blog o, come accade molto spesso, non se li inventano di sana pianta.
E tu, fesso, continui a chiedermi se sono io “Topo Gonzo” o se ho scritto io quel brano oppure l’altro: ma come faccio – se non lo capisci tu da solo, imbecillotto – a spiegarti una volta per tutte che:
1) quand’anche volessi, non ho la minima facoltà di dire quanto ci sia di mio nei taroccamenti pubblicati dai tropstronzi e chiarirti, uno per uno, se o in che misura rispondono al mio pensiero;
2) se davvero ti interessa sapere quel che penso io, mi sembra assai più logico leggermi nei blog (ivi compreso il tuo) dove posto liberamente e non in un blog su cui neanche mi sogno di postare e i cui tenutari neanche si sognano di permetterlo.
febbraio 28, 2014 a 1:49 PM
la redazione
Bugie, sig.Topo. Noi possediamo quasi 1000 suoi commenti, con tanto di IP 93.41……
Lei non è bannato, purché si presenti con l’indirizzo email giusto, che lei stesso aveva a suo tempo costruito (diciamo costruito perché è pur sempre fasullo). Certo, se lei arriva con nuovi indirizzi va in moderazione. C’è la questione del nick: noi lo cambiamo in Topo Gonzo, perché lei è noto così. Lei dichiara che ogni commento con il nick Topo Gonzo è taroccato, e dietro a questo dito si nasconde. I testi però sono suoi.
febbraio 28, 2014 a 1:56 PM
la redazione
P.S. Il numero di 1000 si riferisce al nuovo blog (dall’ottobre 2009) Sul vecchio blog ce n’è, a occhio, altrettanti, solo che il cannocchiale non consente queste statistiche.
febbraio 28, 2014 a 4:25 PM
giovannifrancescosagredo
Ma ‘sto torgen, chi lo conosce? Io non l’ho mai sentito nominare dai miei amici.
febbraio 28, 2014 a 8:10 PM
Top Ganz
Che dire? Se non ribadire che stupido è chi lo stupido fa.
febbraio 28, 2014 a 8:25 PM
Top Ganz
Quanto alle fandonie dei tropstronzi, non ho mai detto di non aver mai postato nella loro latrina, ma:
1) di non poterlo fare liberamente già da parecchi anni (essere soggetto anche solo al cambio del nick è già iniquo e gravissimo limite, ma magari i tropstronzi si limitassero a questo);
2) di aver rinunciato a farlo da alcuni anni;
3) di giudicare obiettivamente farlocchi, o in ogni caso irriferibili al sottoscritto, tutti i commenti là comparsi a firma “Topo Gonzo”;
4) dato tutto ciò, di sbattermi i coglioni della loro minaccia di pubblicare il mio IP.
Nondimeno, la minaccia di pubblicazione dell’IP (di cui i tropstronzi ovviamente dispongono per antiche frequentazioni) è tipica di merde umane putrefatte e quindi può tutto meno che sorprendere il fatto che la sventolino i tropstronzi.
marzo 1, 2014 a 11:25 am
giovannifrancescosagredo
Ma torgen, chi e’ e come si pronuncia? Si pronuncia?
marzo 2, 2014 a 7:50 PM
blogdibarbara
Naturalmente (NATURALMENTE) il treno non (NON) ha letto il commento di Erasmo del 26 febbraio ore 11:44. No, decisamente.
marzo 2, 2014 a 7:50 PM
blogdibarbara
ERRATA CORRIGE: non era il treno, era il sorcio.
marzo 5, 2014 a 1:20 PM
Top Ganz
Lei si sbaglia di grosso, sa M.me, se è vero, com’è vero il sole, che sto ancora ridendo all’idea di qualcuno che paghi il biglietto per andare a squarciarsi le palle con una conferenza (l’argomento è del tutto ininfluente) nientemeno che di Erasmo, e che – proprio per questo – ho replicato divertito e più volte al suo amato mentecatto.
Ma non se la prenda, M.me, del fatto di non essere più esattamente una lince, giacché in fondo non sembra proprio che lei lo sia mai stata.
marzo 5, 2014 a 1:38 PM
blogdibarbara
Lo so, caro, lo so che la fa morire dal ridere l’idea che IL 31 FEBBRAIO qualcuno paghi per sentire Erasmo, mentre se Erasmo IL 31 FEBBRAIO parlasse gratis potrebbe anche andare, vero?
Non c’è niente da fare: è scemo scemo scemo che dovrei andare avanti fino al mese prossimo a scrivere scemo per riuscire a dare solo una pallidissima idea di quanto è scemo.
marzo 5, 2014 a 9:12 PM
Top Ganz
Che furbacchiona lei, M.me! Caspita!? L’aveva notato solo lei quel sottilissimo “31 FEBBRAIO”. Roba da linci sue pari, vero? Mica da esseri comuni o infimi come il sottoscritto. Solo, le chiedo: da quale particolare, M.me, lei ha dedotto che a me sarebbe sfuggito? Ci pensi un po’ su – senza far salire troppo la temperatura del cranio però – e poi mi risponda. se crede, e sorpattutto se ha davvero qualcosa da rispondere.
Scommetto pure che la trovata del suo amico l’ha fatta pure ridere parecchio: 31 FEBBRAIO! Eh, che genio dell’ironia quell’Erasmo, vero M.me? Impareggiabile (a parte naturalmente il suo rabbino preferito).
marzo 5, 2014 a 10:34 PM
blogdibarbara
cvd
marzo 5, 2014 a 1:39 PM
blogdibarbara
(naturalmente adesso farà finta di essersi accorto benissimo ma di avere fatto finta di non accorgersene per vedere se ce ne accorgevamo noi)
marzo 5, 2014 a 2:28 PM
Erasmo
Il Topo è stato onesto: rideva della mia battuta di spirito, e della dabbenaggine del sig.Train.
marzo 5, 2014 a 5:01 PM
blogdibarbara
E il Topo è un uomo d’onore.
marzo 5, 2014 a 9:34 PM
Top Ganz
M.me – toc toc, c’è qualcuno nella zucca? – Erasmo sta cercando di farle capire che io ridevo dell’idea di pagare il biglietto per andarlo a sentire e che della sua spiritosaggine accessoria (31 febbraio) me ne sono altamente fregato. Del resto non era esattamente obbligatorio replicare o sottolineare quella stronzata, sa, e anche diversi giorni dopo. Nessuno, prima di lei, l’aveva fatto. Chissà perché, però, lei viene a provocare il sottoscritto. Ma mi rendo conto anche che lei l’ha invece ritenuta molto arguta e sottile, solo perché in effetti – lo si capisce bene, sa – lei ha faticato non poco per accorgersene. Se le interessa, non solo avevo colto la spiritosaggine, ma avevo capito persino (pensi un po?) che Erasmo in realtà non va in giro a dare “conferenze di acchiappo”. O forse lei questo non l’aveva colto e io le sto demolendo un mito?
Le ripeto, però: non si angusti di non essere più la lince che non è mai stata. Ciò considerando, piuttosto, si consoli.
marzo 5, 2014 a 10:33 PM
blogdibarbara
cvd
marzo 6, 2014 a 10:22 am
Top Ganz
J’espère que vous receviez ceci avec tout mon respect, M.me: “CVD” une paire de petites flûtes, s’il vous plaît. Je dirais qu’il soit plutôt le contraire.
Avec ma première réponse, je vous ai publiquement reconnu que seulement esprits au votre pareils pouvaient s’apercevoir du “31 février” d’Erasmò – n’est-ce-pas? – et qu’à cueillir certaines ironies les esprits misérables mes semblables sont tout à fait incapables
Qu’est-ce que vous désirez que je fasse de plus, donc, pour vous le faire comprendre? S’il vous plaît, dit-le-moi et je le ferai.
R.S.V.P.
Toujours votre,
Top ganz
P.S. Entre temps, j’ai essayé avec le français. Qui sait ce qu’il arrive …. ?
marzo 6, 2014 a 11:44 am
Erasmo
Topo: il divieto di bistrattare la lingua francese vale in tutti i siti, non solo nel nostro.
marzo 5, 2014 a 6:01 PM
giovannifrancescosagredo
Ma ditemelo voi almeno: chi è ‘sto torghen di cui parla il tapino? E come si pronuncia? Mi manca questo tassello fondamentale nella mia cultura generale. Ho guglato ma trovo solo una saga irlandese con un lord torghen flint. Posso farne a meno?
marzo 5, 2014 a 7:01 PM
Erasmo
Sì.
marzo 5, 2014 a 7:26 PM
blogdibarbara
Mi permetto cortesemente di dissentire. Il nostro Sagredo, come tu certamente sai, prima o poi sicuramente vincerà un Nobel nel suo campo, e un uomo che si trova in un tale Olimpo non può permettersi simili lacune.
marzo 5, 2014 a 7:46 PM
Erasmo
Non vincerà mai il Nobel, perché la Signorina, consultati gli amici laureati in medicina, darà pollice verso.
marzo 6, 2014 a 12:45 am
giovannifrancescosagredo
Ah. Me li ricordo i tweet della signorina coi suoi amichetti i quali le facevano presente che stava andando a 180 km/h addosso a un muro di cemento armato: conoscendola avrá rotto le amicizie.
marzo 6, 2014 a 1:07 am
blogdibarbara
Confessa che hai il dente avvelenato perché ci hai provato in tutti i modi e lei non te l’ha data.
marzo 6, 2014 a 12:29 PM
giovannifrancescosagredo
Sgamato…
marzo 6, 2014 a 2:09 PM
blogdibarbara
Se per caso qualcuno fosse interessato, la risposta al sorcio si trova da me.
marzo 7, 2014 a 1:13 PM
Top Ganz
“Risposta”? Ho provato a cercarvene, di risposte, ma nel suo boudoir, M.me, ho trovato solo la consueta raffica di insulti per il sottoscritto, e di ogni fatta e dimensione. Come ogni volta che si parla di me fra gli effluvi di quel suo anfratto, del resto. Poi va lamentandosi per un paio di innocenti “mignottone/puttanone”!. Lei, M.me, dovrebbe aver più senso delle proporzioni, se no va a finire che a lei è consentito insultare ad libitum – per di più rimanendo una signora – e a me, che la chiamo M.me e spesso le parlo anche in francese, no. Mettiamoci d’accordo.
Così facendo anche lei, come del resto i suoi amici tropstronzi C., mi ricorda il tizio col foularino al collo di questa famosa scena:
Sempre Suo,
Top Ganz
marzo 7, 2014 a 2:32 PM
Erasmo
Scusi tanto, siig.Topo. Sappiamo che lei con citazioni e analogie fa sempre confusione. Ma dovrebbe risultare chiaro persino al suo non veloce intelletto che il tizio col fularino, che dà della mignotta a vanvera, assomiglia non a noi ma a lei.
marzo 7, 2014 a 5:47 PM
blogdibarbara
Non c’è niente da fare, è scemo, è scemo oltre ogni limite umanamente concepibile, non capisce un cazzo neanche se gli fai un buco nella testa e glielo infili dentro con l’imbuto, è deficiente, è ritardato, e adesso ha perfino dimostrato che non è neppure capace di contare fino a uno!
marzo 7, 2014 a 7:54 PM
Top Ganz
@ Erasmo
Non le viene in mente, invece, che possa essere il contrario, vero? Ma capisco pure che se il “veloce intelletto” è il suo la cosa possa anche non averla sfiorata, in effetti.
@ M.me
Nel suo caso invece, M.me, penso che non occorrano “possa” o congiuntivi di sorta: la cosa è certa senza meno.
Eppoi: ma non lo vede? Non è che la sua prosa contenga insulti. Ne è letteralmente intessuta. E a petto di simili vomiti d’arpia lei vorrebbe ancora far pesare i miei simpatici e confidenziali appellativi di “mignottone/puttanone”? A confronto con la frequenza, la malignità e l’entità dei suoi sono coccole di puro miele. Perché lei, contrariamente a me (mi creda) sembra metterci dentro l’anima e un autentico, velenoso quanto inspiegabile rancore. E questo dimostra anche che, in realtà, non è per niente vero che lei mi ritenga lo “scemo” di cui parla: agli scemi non si riserva mai tanto felleo risentimento.
I miei immancabili rispetti dal sempre Suo
Top Ganz.
marzo 7, 2014 a 8:32 PM
blogdibarbara
marzo 7, 2014 a 9:06 PM
Top Ganz
Vabbè, io sono il topo alfa, blu, cogli occhi rossi e naturalmente cattivo. Ma lei, M.me? Non mi dica che vorrebbe incarnare la gabbianella. Naaaahh … non direi proprio. Lei la vedo più in questo ruolo:
marzo 7, 2014 a 8:38 PM
Top Ganz
PS @ Erasmo
Non puoi resistere, eh? Per il ruolo del cicisbeo ci sei nato. Però ti consiglierei di lasciar perdere almeno questo tuo ruolo da avvocato da Law&Order da strapazzo. Se non per sempre, almeno ogni tanto. Anche perché M.me Barbarà si procura già abbastanza danni e figuracce da sola.
marzo 7, 2014 a 10:20 PM
Erasmo
Guardi, sig.Topo, che è stato lei a chiamarci in causa, paragonandoci al tipo col fularino che parla di mignotte. Capisco che la sua memoria possa essere labile -gli anni passano per tutti- ma le consiglierei di rileggersi le cose che scrive, così è sicuro che c’è almeno uno che la legge.
marzo 9, 2014 a 10:41 am
Top Ganz
Ma lei, Pierspicuo, ci è o ci fa? La falsità di ciò che dice sta scolpita qui sopra nel granito. Di che “chiamare in causa” va cianciando? Caso mai è evidente il contrario: il mio commento con il filmato di Sordi (ore 1:13 pm del 7 marzo) era rivolto a M.me, che mi aveva chiaramente e deliberatamente – stavolta sì – chiamato in causa ricordandomi il tizio col fularino. Di certo non a lei. E’ vero che marginalmente avevo appena accennato ai tropstronzi, aggiungendo un “come del resto i suoi amici tropstronzi C.”. Il che mi pare davvero poco per poterlo definire “chiamarla in causa”, non avendola io minimamente nominata e continuando a rivolgermi a M.me.
Il fatto che lei abbia avuto l’ardire di crederselo e di intromettersi inatteso nel dialogo (alle ore 2:32 pm del 7 marzo) è scelta/questione del tutto sua – da bravo cicisbeo venessiàn, direi – che comunque non riguarda il sottoscritto.
marzo 7, 2014 a 9:58 PM
blogdibarbara
Secondo me lo pagano. No, sul serio, io non ci credo neanche morta che uno possa accettare di fare gratis simili figure di merda. Magari, va a sapere, ha la povera mamma ammalata bisognosa di cure che il suo stipendio di impiegato del catasto non gli consente di procurarsi, e ha accettato di mettersi sotto i piedi fin l’ultima briciola di dignità per amore della mamma. Magari lo ha ingaggiato qualche tipo sadico desideroso di sghignazzare alle spalle di qualcuno. Magari, chissà, potrebbe anche essere stato qualche amico nostro che lo ha ingaggiato a nostra insaputa per farci divertire (succede, sapete? Figuratevi che c’è gente che si ritrova perfino le case intestate, senza averne saputo niente, o le vacanze pagate, roba così).
marzo 9, 2014 a 11:15 am
Top Ganz
Carissima M.me Brabarà:
1) mia madre non è più tra noi da un pezzo e ad ogni modo non vedo il senso o l’utilità di tirarla in ballo, per cui farei volentieri a meno dell’onore che lei mi fa menzionandola;
2) in vita mia non ho mai ricevuto uno “stipendio” ch’è uno, tanto meno dallo Stato, come invece lei riferisce di essere a lungo capitato a lei, sino al successivo e attuale suo pensionamento;
3) nondimeno, per mia madre, le confermo che, per mia madre, avrei subito umiliazioni anche più gravi di quella che lei ipotizza per prima;
4) quanto alle altre ipotesi, esse mi riguardano, se possibile, ancora meno e voglio sperare che, in fondo, questo non faticherà a crederlo;
5) tuttavia mi fido ciecamente di lei quando dice “succede, sapete?”, comprendendo infatti che lei sappia il fatto suo quando parla di “qualche tipo sadico desideroso di sghignazzare alle spalle di qualcuno” e che usa ingaggiare soggetti idonei alla bisogna (chissà a quali sue patetiche esperienze faceva riferimento testimoniandoci ciò);
6) insomma, non frequentando gli ambienti di cui lei autorevolmente ci riferisce, di fare il fesso prezzolato non mi è ancora capitato, ma questo non significa che, ove lei mi promettesse davvero, aummaumm, una casa in regalo sarei del tutto indisponibile a valutare l’offerta.
Come sempre, i miei rispetti.
Top Ganz
marzo 8, 2014 a 10:12 am
Marcello
Il contatore dice 131 commenti, 132 con questo, e mi viene da ridere indipendentemente dall’assurda comicità dello scambio.
Mi trovai anch’io invischiato in una diatriba con il Topo, ma mi stufai molto prima.
Lui, ma anche il sig. Train che una volta lo rivendicò espressamente come suo diritto, vogliono sempre l’ultima parola, dando luogo ad una specie di moto perpetuo.
Se ci fosse la possibilità di ricavare energia dai commenti avremmo trovato il modo di affrancarci dal gas di Putin…
marzo 8, 2014 a 1:21 PM
giovannifrancescosagredo
Ma torghen capisce meglio il francese o il romanesco?
marzo 8, 2014 a 2:24 PM
blogdibarbara
Assa perdare: queo no capisse un casso in nisuna lingua.
marzo 8, 2014 a 4:05 PM
Erasmo
E’ l’età. Alla Amplifon ci stanno uscendo pazzi.
marzo 9, 2014 a 11:28 am
Top Ganz
Non si allarghi lei. Io non l’ho mai degnata di alcuna “diatriba”, a meno che lei non chiami “diatriba” un’acciaccata sotto il mio tacco, evento in riferimento al quale avere o non avere l’ultima parola mi appare questione assolutamente non pertinente.
marzo 9, 2014 a 1:36 PM
blogdibarbara
Non c’è niente da fare: per quanto uno si sforzi di immaginare la quintessenza della scemitudine, non riuscirà mai ad avvicinarsi al livello di scemitudine che il sorcio esibirà alla battuta successiva. E’ un Grande, riconosciamolo.
marzo 9, 2014 a 6:17 PM
Top Ganz
Ma veramente, M.me, lei non riesce ad argomentare altra cosa che non sia il darmi del cretino, sia pure ricorrendo a sinonimi e ad iperboliche, non troppo varie gradazioni? A quando un ritornello diverso, una risposta a tono, un concetto pur vago, una motivazione, un’articolazione di sinapsi cerebrali o anche soltanto una pallida spiegazione di questo che – il mio essere srupido – secondo lei sarebbe un fatto? E sì che, per conto mio, sono paziente, provo a ragionare su quel che dice lei, faccio il bravo e non la mando cordialmente affanculo neanche se lei, quella che gli insulti li subisce solo, tira inopinatamente in ballo mia madre.
marzo 9, 2014 a 6:51 PM
blogdibarbara
Spiacente: in sua presenza i miei neurotrasmettitori vanno in catalessi (adesso comunque le rivelo un segreto, ma non lo dica a nessuno, mi raccomando: lo sa che c’è in giro gentaglia che tira inopinatamente in ballo perfino le nonne e i loro vari modi di pisciare? Roba da non credere, guardi, se uno non l’avesse visto coi propri occhi).
marzo 10, 2014 a 11:29 am
Erasmo
Rigorosi con gli altri, indulgenti con se stessi. Sono gli avanzi della Piazza Navona morettiana, che erano venuti sul web col ditino alzato a moraleggiare. Certo, il sig.Topo ne è la caricatura, ma qualche antenato gesuita ce l’ha anche lui.
marzo 10, 2014 a 11:43 am
Top Ganz
Bè, sulla “nonna che piscia dritto” ( o “storto”, non ricordo esattamente) lei non ha visto proprio nulla “coi propri occhi” ed è evidentemente vittima, come in molti altri casi, delle mistificazioni dei suoi amici tropstronzi (*).
L’episodio risale al tempo del forum del Riformista e fu quel miserabile che si firma “red.cac”, niente affatto il sottoscritto, a tirare in ballo la PROPRIA nonna, riferendo che “pisciava dritto (o storto)”, appunto. Io mi limitai a replicare che il fatto (il pisciar storto/dritto della nonna) c’entrava poco con la discussione, esattamente come mia madre oggi c’entra poco con questa. E se fossi stato davvero io a insultare sua nonna, siccome sono una persona perbene e che sa riconoscere i propri errori, oggi non avrei il benché minimo scrupolo a scusarmi con l’interessato. Ma le cose andarono in modo molto diverso rispetto le ha calunniosamente raccontate lui. Su questo punto sfido anzi lei e il suo amico a dimostrare documentatamente il contrario (**).
A proposito: ne avessi intenzione e tempo, potrei recuperare diversi episodi (**) in cui il tizio in questione andò anche molto al di là del livello di offesa personale raggiunto con la predetta calunnia. Ma non mi sogno proprio di inoltrarmi in questa fatica. Perché, in ordine sparso:
1) essa non avrebbe comunque speranze di modificare alcun partito preso (vero?);
2) l’infame medesimo tizio, proprio perché è solito comportarsi in modo tanto abietto, per me, semplicemente, non esiste da un pezzo;
3) non è che il disprezzo da lei, M.me, dimostratomi a più riprese mi tolga precisamente il sonno e, anzi, di esso – forse gliel’ho già detto e ad ogni buon conto glielo ripeto – io “me ne fregio”.
Nondimeno, mi prostro e mi scuso solennemente per averla apostrofata – questo non ho problema a riconoscerlo come realmente accaduto – con termini tipo “attempato mignottone” o “baldraccone”. Sebbene, mi creda, io glieli abbia attribuiti (non conoscendola affatto, in realtà) con tono sì irridente, ma scevro da malizia ed essenzialmente goliardico, carnevalesco. Tant’è vero che di quegli appellativi rivoltile le sto offrendo le mie sentite scuse. Altrettanto sinceramente spero che lei le accetti. Se non lo farà vorrà dire che le terrò con me.
Suo Top Ganz.
(*) Come fa ad abboccare così facilmente? Basta che i tropstronzi le propongano un’assurdità o un’infamia con sotto la firma “Topo Gonzo” e per lei la cosa è chiaramente provata come averla vista “coi propri occhi”?
(**) A mezzo link, però, non scrivendo fanfaluche e mettendoci sotto la firma di chi si voglia discreditare.
marzo 10, 2014 a 11:52 am
Top Ganz
@ Erasmo
“Rigorosi cogli altri”? Ma da dove lo ricavi il “rigore”. “Piazza Navona morettiana … sul web col ditino alzato …. moraleggiare … antenato gesuita …”.
Ma che te sei bevuto/fumato de prima matina!?
marzo 10, 2014 a 12:34 PM
blogdibarbara
Gnente da fare: nol capise un casso.
marzo 10, 2014 a 1:16 PM
Top Ganz
Allora sia buona.
MI FA VEDERE, CIOE’ MI FORNISCE IL LINK DEL LUOGO DOVE IO AVREI INSULTATO LA NONNA DI CHICCESSIA?
Se non capisce la domanda e non risponde a tono, il problema di non capire “un casso”, come dice gentilmente lei, non sarà certo mio. Provi magari ad indovinare di chi.
marzo 11, 2014 a 9:48 am
Erasmo
Ci fa male quando i nostri fessi rimediano figuracce. Ecco Topo Gonzo che spende un commento di 2000 caratteri a giustificare quello che ha scritto sulla nonna di red.cac., e il commento successivo a negare di averlo scritto.
Topo, vieni via che c’è una bella crosta di formaggio che ti aspetta.
marzo 11, 2014 a 11:07 am
Top Ganz
Ma tu cos’hai al posto del cervello per non riuscire mai a desumere quel che c’è da desumere da uno scritto, anzi, spesso per desumerne il contrario? Giustificare? Cosa avrei avuto da giustificare? Di aver detto che la nonna del miserabile, tirata in ballo da quell’infame, c’entrava poco nel discorso? Leggi bene, cretino: io ho negato la prima come la seconda volta di aver offeso chicchessia.
PS. Figuracce? Figuracce qui? L’ipotesi di fare figuracce qui, specie quando tu ci degni delle tue stronzate, è plausibile come perdere una gara a freccette con una combriccola di talpe.
marzo 11, 2014 a 12:15 PM
Erasmo
La solita rivalità fra topi e talpe.
marzo 11, 2014 a 5:58 PM
Top Ganz
Ma che dici, imbecillotto? Dove hai mai letto o sentito dire di una rivalità, per di più pretesa “solita”, tra topi e talpe? Ma tant’è, le tue hanno per finalità quella di ingiuriare il buon senso e di suonare oggettivamente stronzate. Perciò, come batture, falliscono naturalmente, ab ovo, e al massimo fanno ridere M.me Barbarà, sempre ben disposta, del resto, nei confronti delle stronzate. La quale M.me, sia detto per inciso, ha pensato bene di eludere la mia domanda, a meno che – a questo punto non posso escludere l’ipotesi – – non l’abbia proprio compresa, nemmeno in forma tanto elementare, e stia ancora lì a mangiarsi la matita nel tentativo di riuscirci.
PS. Per la gioia di GFS “Trànghete!”, fanno 151.
marzo 11, 2014 a 9:48 PM
Erasmo
Grande Topo. Lui non ama essere chiamato Topo, ma alla
lunga si immedesima, e non sopporta che le talpe vengano assimilate ai topi.
marzo 12, 2014 a 8:03 PM
Top Ganz
Ragionare per iscritto con te è come giocare a tresette con un sordomuto, dove i cenni sono notoriamente vietati. Forse occorrerebbe che tu, concentrandoti intensamente, sillabassi ad alta voce quello che scrivo, al ritmo di massimo una decina di sillabe al minuto (un paio, massimo tre parole), di modo che qualcosa ti rimanga di ciò che finora hai solo creduto di aver letto. Prima parlavi di “solita rivalità fra topi e talpe”, ora di “talpe assimilate ai topi”. Deciditi, Pierspy.
marzo 12, 2014 a 11:50 PM
Erasmo
Topo, a una decina di sillabe al minuto finisco nel 2030
marzo 13, 2014 a 11:17 am
Top Ganz
Sì, talpa, ma almeno rarai riuscito a capirci qualcosa.
marzo 11, 2014 a 5:13 PM
giovannifrancescosagredo
150